Squalificata Ginevra Lamborghini dal GF Vip per caso Bellavia: dura reazione

Gli ultimi giorni nella Casa di Cinecittà sono stati turbolenti. Nel corso della diretta di lunedì 3 ottobre Alfonso Signorini ha affrontato il caso di Marco Bellavia. Tra i provvedimenti annunciati dal conduttore anche la squalifica di Ginevra Lamborghini. La sorella di Elettra è stata chiamata in confessionale dove ha appreso la decisione ufficiale. La frase "uno così merita di essere bullizzato" è stata troppo forte. Ci sono delle volte che chiedere scusa non basta. Ginevra Lamborghini ha detto una frase pesantissima, che non può essere perdonata, legittimando in questo modo il bullismo. "Il bullismo è una cosa orrenda, c’è gente che è morta", ha affermato Signorini.

Ginevra Lamborghini squalificata: le parole su Marco Bellavia

Dopo aver attaccato Giovanni Ciacci, Signorini ha annunciato i vari provvedimenti presi sul caso Marco Bellavia. Il concorrente, negli ultimi giorni, è stato emarginato ed umiliato. C’è chi ha sostenuto che per i suoi comportamenti meritava di essere bullizzato. Questo è costato la squalifica a Ginevra Lamborghini. Le parole dette ad Antonino Spinalbese e Cristina Quaranta sono state:

«Lui tocca, pure con me oggi. Ragazzi mi ha toccata sì, se l’ha fatto sul davanti? Cioè ovvio che non mi ha strizzato le pere però per me ha già sbagliato troppo. Qui sul fianco e la guancia. Per me quindi ti meriti pure di essere bullizzato, te lo meriti. Poverino un ca**o»

Signorini in lacrime dopo squalifica di Ginevra Lamborghini

È stata particolarmente dura per Alfonso Signorini annunciare la squalifica di Ginevra Lamborghini; il conduttore l’ha voluta fortemente nel cast. Poco prima di lasciare la Casa in lacrime, la ragazza ha spiegato di essersi accorta del disagio di Marco Bellavia una volta che ha abbandonato il gioco:

"Mi vergogno di avere usato quella frase. Nei miei confronti ha avuto degli atteggiamenti offensivi ed è andato oltre. Non stiamo parlando di palpeggianti ma invadere lo spazio fisico si fa solo se c’è consenso"

Il disagio di una persona è stato associato a una piaga sociale. Signorini ha tenuto a precisare che c’è gente che si suicida, che perde la ragione, che è perseguitata, che crede di essere carnefice anziché vittima. “Posso farmi un bagno di vergogna, non esiste. Anche io ho subito bullismo, me ne vergogno”, ha concluso Ginevra.