Slitta Sanremo 2025: nuove date e paura Rai per gli ascolti senza Amadeus

Cambiano le date per Sanremo 2025. La decisione di posticipare le date del Festival dall’11 al 15 febbraio è stata presa per evitare la sovrapposizione con i quarti di finale della Coppa Italia, programmati inizialmente durante la stessa settimana. Questa modifica è stata confermata da fonti autorevoli come La Stampa e Il Secolo XIX.

L’Amministratore Delegato della Rai, Roberto Sergio, aveva evidenziato su Facebook la problematica sovrapposizione tra Sanremo e la Coppa Italia, portando a un cambiamento nelle date del Festival. Lo slittamento di una settimana per la kermesse musicale è stata accolta positivamente dagli investitori pubblicitari, dalla Tv di Stato e dal Comune della Città dei Fiori, e che ora possono godersi entrambi gli eventi senza dover fare una scelta.

La coincidenza con i quarti di finale della Coppa Italia, esclusiva Mediaset, era un problema non trascurabile. Le partite sono tra gli eventi televisivi più seguiti in Italia e la concorrenza diretta con Sanremo avrebbe potuto influire negativamente sugli ascolti tv di entrambi gli eventi. Roberto Sergio aveva espresso il suo disappunto, sottolineando come le date di Sanremo fossero state comunicate prima della decisione della Lega Calcio.

La necessità di adattarsi a un calendario calcistico già fitto ha reso inevitabile la modifica delle date del Festival anche perché non c’è di mezzo solo la Coppa Italia, ma anche la Champions League. La competizione sportiva è programmata fino al 29 gennaio per poi riprendere l’11-12 e il 18-19 febbraio. Le partite dei quarti di finale saranno secche e, in caso di parità, si andrà direttamente ai rigori, senza supplementari. Questo significa che i match termineranno intorno alle 23:00 e nelle prime due giornate non dovrebbero dare filo da torcere alla storica manifestazione canora.

Sanremo 2025 e il «patto di non concorrenza» sfumato

Una volta, il Festival di Sanremo era l’evento televisivo che tutte le altre reti temevano. La sua capacità di catturare l’attenzione del pubblico era così forte che le emittenti concorrenti evitavano di programmare contenuti di rilievo durante la settimana di Sanremo, un tacito «patto di non concorrenza» che sembrava immutabile. Tuttavia, con l’arrivo della Coppa Italia in coincidenza con le date originali di Sanremo, tutto è cambiato. La Rai ha preso la decisione di spostare le date del Festival per evitare uno scontro diretto con il calcio, sollevando interrogativi su chi teme realmente chi in questa nuova dinamica che è principalmente televisiva. Senza un cambiamento di messa in onda, Carlo Conti si sarebbe trovato nella difficile condizione di doversi confrontare non solo con gli ascolti record del suo predecessore Amadeus, ma anche con la concorrenza delle altre reti.