Serena Bortone via dalla Rai? Arriva la risposta della conduttrice
Serena Bortone sarà davvero spostata o allontanata dalla Rai dopo il caso Scurati? A rompere il silenzio sulla faccenda è stata la diretta interessata. Che ha detto.
Serena Bortone è tra i personaggi più in voga al momento. Tutta la polemica scoppiata con il caso Antonio Scurati e il suo discorso censurato, poi letto dalla Bortone nel suo programma, continua a generare molto sgomento. Sulla faccenda sono intervenuti in tanti, tra cui anche Fiorello durante la sua trasmissione Viva Rai2. Ebbene, il presentatore aveva paventato l’ipotesi di uno spostamento di Serena dalla Rai a causa del malcontento che ci sarebbe ai vertici dell’azienda per la sua azione. Ma accadrà davvero questo? La domanda è stata posta alla diretta interessata da Vanity Fair, a cui la donna ha rilasciato una lunga intervista. In tale occasione, Serena ha sviscerato questo e tanti altri temi altrettanto spinosi.
Serena Bortone interviene sulla querelle con la Rai: ecco che ha detto
In tanti si chiedono se le parole di Fiorello su Serena Bortone si avvereranno sul serio. Ebbene, sulla faccenda è intervenuta direttamente la donna, la quale ha risposto ad ogni domanda che le è stata posta con la sua solita schiettezza e sicurezza. A tal riguardo, la protagonista ha affermato:
"La fuga non è mai una soluzione. Io cerco di fare il mio dovere con onestà e con lealtà, e poi l’azienda decide. Io non ho secondi fini".
In occasione del giorno della Liberazione, il 25 aprile appunto, alla conduttrice è stato chiesto anche che rapporto abbia lei con la libertà e se, attualmente, si sente libera di lavorare in Rai dopo tutto quello che è accaduto. Ebbene, in merito a questo tema, la donna ha argomentato:
"Ho sempre lavorato nel confronto con chi era sopra di me, e quando non mi vengono date motivazioni su alcune scelte io devo difendere la mia professionalità e la mia dignità giornalistica. Io non potrei vivere e lavorare nella non libertà. Gli eroi per me sono quelli che hanno fatto la Resistenza, io non sono mica Tina Anselmi! Non siamo ridicoli".
La Bortone parla di antifascismo e di libertà nella giornata del 25 aprile
Oltre che parlare di questa intricata faccenda che riguarda i rapporti tra Serena Bortone e la Rai, la protagonista dell’intervista ha parlato anche dell’importanza che, al giorno d’oggi, ci sia nel definirsi apertamente antifascisti:
"Certo, la mia formazione è stata molto legata ai valori della Resistenza, e quindi a quelli della Costituzione. L’antifascismo è fondamentale per qualunque cittadino italiano, è nel DNA del nostro comune sentire. A combattere il fascismo furono comunisti, socialisti, monarchici, Don Sturzo e i cattolici. Tutti uniti dalla necessità di combattere il nazifascismo. E se oggi siamo liberi è perché tutti questi uomini e donne hanno combattuto insieme, passando sopra alle divisioni personali".
In giro, però, c’è chi sostiene che il definirsi antifascisti sia inutile, in quanto al giorno d’oggi il fascismo non esiste più. Questa, però, è per la Bortone una sciocchezza. Purtroppo, infatti, in Europa esistono diversi paesi i cui leader si definiscono illiberali. Il rischio di tornare indietro, dunque, è sempre dietro l’angolo.
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