Serena Bortone, provvedimenti Rai dopo caso Scurati? Cosa può succedere
Rai potrebbe prendere dei provvedimenti nei confronti di Serena Bortone che, con coraggio e a testa alta, ha denunciato l’atto di censura sul monologo del 25 aprile di Antonio Scurati? Le ipotesi
In Rai-Meloni si può sempre peggiorare. Dopo il tema aborto affrontato a Porta a Porta da Bruno Vespa con soli uomini in studio, Serena Bortone ha lasciato intendere a chiare lettere una censura della Rai sul monologo 25 aprile di Antonio Scurati. Tra gli ospiti annunciati della puntata di stasera di CheSarà... su Rai3, Viale Mazzini ha preferito bloccare tutto. Il monologo di Scurati sul 25 aprile è stato visionato dal vicedirettore dell’approfondimento Giovanni Alibrandi che ha la delega sulla trasmissione; tutta la struttura fa capo a Paolo Corsini che in un comunicato si è affrettato a dire "nessuna censura". Risposta scontata e prevedibile da parte della Rai; d’altronde ci ha abituati così negli ultimi anni. Il problema sarebbero i soldi.
Non essendo attrezzati a gestire un minuto e mezzo di monologo, che da Matteotti si arrivava al governo Meloni, ci si è giocati la carta economica. Scurati avrebbe chiesto, come è giusto che sia, 1.800 euro per il suo intervento mentre la Rai avrebbe fatto un’offerta di 1.400 euro (altri personaggi chiedono anche tre volte tanto). Nel frattempo, lo scrittore si è detto pronto a rifiutare il compenso e Serena Bortone ha fatto il post di denuncia sui social. L’Usigrai è sempre più sul piede di guerra contro Rai meloniana dopo aver annunciato cinque giorni di sciopero per evitare che la tv pubblica diventi megafono dell’attuale governo: "L’Usigrai rilancia con forza l’allarme dei giorni scorsi sul controllo asfissiante dei partiti sulla Rai e la mobilitazione a difesa del servizio pubblico Radiotelevisivo che è di tutti i cittadini e non di chi governa".
Serena Bortone rischia grosso dopo il suo gesto, ma a lei va fatto un grande applauso per avere difeso pubblicamente sempre il proprio pensiero e di non avere mai taciuto. Sempre a testa alta a ribattere punto per punto. Il programma CheSarà... su Rai3 non va fortissimo in termini di ascolti tv ma, molto probabilmente, per chiuderlo faranno lo stesso giochino fatto con Scurati (’no censura’ ma questione economica). La giornalista potrebbe anche essere fatta fuori (gli ascolti non saranno gravissimi quanto piuttosto il fatto di rompere il silenzio e far diventare pubblica la questione di censura della Rai), ma è e sarà sempre una vincitrice, difensore dei principi di liberà di espressione e trasparenza, principi che in Rai negli ultimi due anni stanno venendo sempre meno.
Alla conduttrice hanno già tolto un programma su Rai1, Oggi è un Altro Giorno che andava benissimo, per favorire il ritorno di Caterina Balivo con La Volta Buona che continua a non brillare ma gode di una certa protezione dal momento che, nel corso dell’attuale stagione tv, hanno fatto di tutto per tentare di portare ascolti senza successo. L’ultima, in ordine cronologico, conduttrice e programma sono diventati diretti competitor dell’ottimo Ore 14 di Milo Infante copiandone i contenuti e trattando la cronaca nera in un talk che non è nato con questo intendo. È come se Maria De Filippi dall’oggi al domani decidesse di parlare del controllo meloniano della Rai a Uomini e Donne con tronisti, corteggiatori, dame e cavalieri. Buon vento.
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