Reazione a Catena, i Tarallini parlano dell’esperienza vissuta e della vincita
Terminato il percorso a Reazione a Catena, Carola, Emanuela e Gabriele parlano di loro stessi e dell’esperienza maturata nel game show di Rai 1
Pochi giorni dopo la loro eliminazione, i Tarallini sono stati intervistati in esclusiva a Tvpertutti raccontando di questa vibrante esperienza a Reazione a Catena. Carola, Emanuela e Gabriele sono riusciti a battere i Dai e Dai, un’impresa che diverse squadre hanno cercato di mettere a segno ma senza riuscirvi. Questo trio, inoltre, è uscito di scena con 11.250 euro in gettoni d’oro e, alla luce di questa avventura, ci rivelano un po’ di tutto, anche qualcosa su loro stessi.
I Tarallini raccontano dell’esperienza a Reazione a Catena 2023
Sono passati pochi giorni da quando avete lasciato Reazione a Catena. Come è stata questa esperienza e che cosa vi ha insegnato?
“Abbiamo vissuto un’esperienza splendida sotto ogni punto di vista. Lo staff Rai ci ha accolto come se ci conoscesse da sempre, siamo stati trattati con simpatia e affetto. Sicuramente questa avventura ha contribuito a farci crescere, soprattutto come persone, e ci ha unito moltissimo. Ci ha insegnato a provarci sempre, anche quando la sfida sembra già persa!”
Siete arrivati nel game show di mamma Rai mettendo a segno un’ardua impresa: battere i Dai e Dai. Sui social c’è chi non ha reagito bene alla vicenda, accanendosi su di voi anche se non avete assolutamente colpa. Un gioco è un gioco, ovviamente. Volete dire qualcosa in merito?
“Riguardo alla valanga di insulti che abbiamo ricevuto sui social abbiamo poco da dire, crediamo che le critiche costruttive siano sempre bene accette, ma le cattiverie gratuite no. Sicuramente non ci ha aiutati battere una squadra super preparata come “I dai e dai”, che dopo 28 puntate erano ormai parte integrante del programma e dei telespettatori. Comunque abbiamo scritto un post al riguardo che potete trovare sulle nostre pagine Instagram.”
Cosa potete consigliare ai prossimi concorrenti che, proprio come voi, dovranno cercare di battere dei campioni tosti?
“Sicuramente non ci sentiamo di dare consigli, siamo noi i primi a dover imparare dagli altri. Ma certamente aiuta riuscire a trovare una strategia di allenamento che sia ben strutturata su misura per voi, e imparare a valorizzare le diversità di ogni membro della squadra per capire il ruolo più adatto.”
Oltre a Reazione a Catena, avete mai preso in considerazioni altri giochi televisivi, ad esempio L’Eredità o I Soliti Ignoti?
“Al momento non abbiamo preso in considerazione l’idea di partecipare ad altri giochi, in quanto non è prevista la partecipazione di squadra, e il nostro intento primario è stato sempre quello di divertirci insieme.”
Tra tutti i giochi, qual è stato quello più difficile e quale il vostro preferito in assoluto?
“Per noi il gioco più difficile paradossalmente era la Caccia alla Parola, perché non riuscivamo a incastrare il giusto numero di lettere! Il nostro preferito sicuramente era il Quando, dove come e perché..., che ci permetteva di spaziare con le idee, e ovviamente l’intesa, il più stimolante, che ha richiesto un allenamento intenso.”
Avete concluso quest’avventura con un bel bottino. Avete già deciso cosa fare con la vincita?
“Per ora non abbiamo idea di come utilizzare il nostro montepremi. Valuteremo se utilizzarlo singolarmente o toglierci insieme qualche sfizio.”
Parlateci un po’ di voi. Stato sentimentale, sogni nel cassetto, hobby e progetti futuri.
CAROLA: Sono Carola Versi, ho 25 anni e sono nata a Genzano, ma vivo ad Aprilia, città in cui sono cresciuta. Da poco, esattamente il 19/07/2023, mi sono laureata in Scienze dell’educazione e a breve inizierò un nuovo percorso con la laurea magistrale in Coordinatore dei servizi educativi e sociali, con la quale spero un giorno di diventare un’insegnante delle scuole medie e superiori. Sono fidanzata e convivo da tre anni con Marco, con il quale mi sposerò l’anno prossimo. Mi ha sorpresa con una proposta meravigliosa, si è inginocchiato davanti a me al suo trentesimo compleanno chiedendomi la mano. Da 5 anni ormai lavoro come segretaria in un centro sportivo, la mia seconda casa, dove ho conosciuto Emanuela, collega, amica e componente dei Tarallini. Insieme ci occupiamo della gestione del pilates reformer. Gabriele invece, collega anche lui, fa parte della mia vita da “soli” 25 anni. Siamo cresciuti insieme, diventando il mio compagno di classe, il mio migliore amico e sarà il mio testimone di nozze. Ho da sempre la passione per il ballo, in particolare quello caraibico, salsa e bachata, condiviso anche questo con Gabriele.
GABRIELE: Sono nato ad Aprilia il 13/12/98 e mi sono appena laureato in scienze motorie. Per molti anni ho lavorato come animatore per eventi privati per adulti e bambini, ma nonostante ciò non ho subito superato l’ansia delle telecamere come si è potuto vedere soprattutto nell’Intesa. Attualmente lavoro presso il centro sportivo della mia città principalmente al desk svolgendo ruoli di segreteria e accoglienza quindi sempre a contatto col pubblico e durante l’estate gestisco come capo animatore il campus estivo dedicato ai bambini. Sono un grande appassionato di calcio,sport che ho praticato fino a qualche anno fa, inoltre mi piace molto ballare,in particolare salsa e bachata, che ho praticato insieme alla mia compagna di gioco, nonché collega e migliore amica Carola. Sicuramente come progetto futuro a breve termine ho quello di completare la magistrale in scienze motorie e diventare istruttore di fitness. Invece, guardando un po’ più in là, sicuramente mi piacerebbe entrare nel mondo del calcio come preparatore atletico o allenatore, e poi chissà che non ci sia un’altra occasione per rivedermi in tv, un mondo che ho scoperto per la prima volta ma che mi ha affascinato.
EMANUELA: Anche se Marco mi ha sempre presentato come insegnante di pilates, in realtà il mio primo ruolo nel centro è quello di segreteria, insieme a Carola e Gabriele. Al momento il mio più grande obiettivo è riuscire a concludere il percorso di laurea magistrale, che mi consentirebbe di insegnare storia e filosofia al liceo, una passione che ho sempre avuto, e che si è accresciuta dopo un anno di supplenza alle scuole elementari. Un sogno nel cassetto rimane quello di pubblicare altri libri, infatti adoro scrivere e nel 2020 ho avuto la fortuna di poter pubblicare il mio primo romanzo «Il Tedesco». Infine un altro desiderio per il futuro sarebbe aprire uno mio studio di Pilates Reformer con annessa scuola di danza, un polo olistico per grandi e piccini insomma, dove potrei esprimere tutta la mia creatività.
Vi rivedremo in un eventuale torneo dedicato ai campioni di questa edizione di Reazione a Catena?
“Per noi partecipare ad un eventuale torneo sarebbe un onore, ma ad oggi non abbiamo nessuna certezza, lo scopriremo soltanto più avanti.”
ARGOMENTI: Reazione a Catena
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