Reazione a Catena ascolti in calo: perché Rai non ammette Insegno flop

Pubblicato il 23 Settembre 2024 alle 18:15

Retroscena sulla riunione svoltasi a Viale Mazzini in merito agli ascolti tv deludenti di Reazione a Catena e alle lamentele del TG1: ecco perché Rai non può ammettere di avere sbagliato a puntare su Pino Insegno

Reazione a Catena ascolti in calo: perché Rai non ammette Insegno flop

Negli ultimi giorni Reazione a Catena condotto da Pino Insegno è finito al centro di un acceso dibattito a Viale Mazzini. Nonostante le aspettative iniziali, il programma sta registrando un calo significativo negli ascolti tv, con un pericoloso avvicinamento de La Ruota della Fortuna con Gerry Scotti, che sta mettendo a dura prova la supremazia dell’ormai storico game show di Rai1. Secondo fonti di Dagospia, la situazione è più complessa del previsto, e una recente riunione ai vertici dell’azienda pubblica ha sollevato la questione di un possibile cambio di rotta.

Reazione a Catena è sempre stato considerato uno dei pilastri della programmazione estiva e negli ultimi anni anche autunnale di Rai1. L’edizione 2024 sembra essere in difficoltà rispetto al passato. Il confronto con l’edizione precedente è impietoso: si registra un calo di cinque punti di share, un dato che i dirigenti non avevano previsto. Il programma, che nel 2023 sembrava blindato dal punto di vista Auditel, è ora in affanno. Gerry Scotti e la sua Ruota della Fortuna su Canale 5 minacciano il primato di Reazione a Catena che ha mantenuto negli ultimi anni

Ma la questione non è solo una competizione tra programmi di intrattenimento. Il calo di ascolti di Reazione a Catena ha ripercussioni anche sul TG1. Le fasce di pubblico del game e del telegiornale sono strettamente collegate e una diminuzione influisce anche sulla tenuta del TG. Alcuni dirigenti del notiziario avrebbero espresso la volontà di anticipare il ritorno del L’Eredità, previsto per novembre, per invertire la tendenza negativa.

Reazione a Catena non finisce prima nonostante il calo di ascolti: ecco perché

Nonostante queste pressioni interne, i dirigenti Rai, in particolare quelli vicini alla Premier Giorgia Meloni, non sembrano intenzionati a procedere con cambi drastici nella programmazione. Pino Insegno, amico della Premier e scelto per condurre Reazione a Catena anche per ragioni politiche, rappresenta una scommessa importante per il nuovo corso della Rai. Sostituirlo prematuramente con L’Eredità di Marco Liorni significherebbe ammettere un fallimento, un’opzione che l’azienda non sembra pronta a considerare. Rinunciare a Insegno prima del previsto rischierebbe di danneggiare non solo la sua immagine, ma anche quella dell’intero gruppo dirigente che ha puntato fortemente su di lui, come sostiene Dagospia. Per L’Eredità bisogna aspettare novembre così come previsto dai palinsesti Rai 2024-2025.


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