Ore 14 in prima serata, Milo Infante promosso finalmente: addio al pomeriggio?

Pubblicato il 14 Aprile 2025 alle 13:52

Al via il test di Ore 14 in prima serata a giugno, ma con budget limitato: è già una piccola conquista per Milo Infante. L’analisi e il focus sulla trasmissione

Ore 14 in prima serata, Milo Infante promosso finalmente: addio al pomeriggio?

Ore 14 in prima serata: al via il test per salutare il pomeriggio di Rai2

Milo Infante è diventato un vero e proprio faro di Rai2. Il suo programma Ore 14, in onda dal lunedì al venerdì, si conferma un’eccellenza nel panorama televisivo. Sono tante le sfide che il conduttore e la sua squadra hanno dovuto affrontare: dalla concorrenza interna de La Volta Buona su Rai1 fino ai mancati elogi da parte dell’azienda di Stato per i risultati raggiunti.

Finalmente qualcuno si è accorto che la trasmissione è un vero e proprio gioellino su cui puntare: Ore 14 sbarca in prima serata a giugno 2025. Saranno quattro le puntate presentate da Infante. La promozione sarebbe un test: secondo fonti interne, un successo dell’esperimento potrebbe spalancare stabilmente al giornalista le porte del primetime nella prossima stagione tv 2025/26 e, di conseguenza, lascerebbe il pomeriggio.

Milo Infante budget ridotto per Ore 14 rispetto ad altri programmi flop

Continua a essere una certezza nel palinsesto pomeridiano di Rai2 Ore 14, il programma di Milo Infante che, con rigore giornalistico e uno stile asciutto, si è guadagnato la fiducia di un pubblico sempre più fidelizzato. Ma dietro i numeri confortanti degli ascolti TV, c’è anche una sfida produttiva non da poco. Secondo indiscrezioni, il budget assegnato a Infante sarebbe pari a circa un terzo rispetto a quello destinato a Linea di Confine , il programma di Antonino Monteleone, che dopo la chiusura de L’Altra Italia sembra non aver ancora trovato la quadra giusta.

Un confronto impietoso, se si considera il risultato: Ore 14, pur partendo con risorse più limitate, riesce a garantire un prodotto solido e competitivo. Un equilibrio, quello tra qualità e contenimento dei costi, che Infante ha sempre rivendicato come criterio fondamentale per valutare il successo di un programma. Già in passato aveva lanciato una proposta chiara: "Bisognerebbe affiancare ai dati di ascolto anche i costi di produzione. Se un programma costa 11mila euro a puntata e supera, in termini di share, un altro che ne costa 30mila, una riflessione seria va fatta".