Michele Merlo, tomba saccheggiata. Lo sfogo della madre: «Gesto ignobile»

Saccheggiata la tomba di Michele Merlo, l’ex cantante di Amici di Maria De Filippi scomparso nel 2021 a seguito di una leucemia fulminante. A denunciare il furto avvenuto al cimitero comunale di Rosà è stata la madre Katia Ferrari su Instagram. La donna ha postato un duro sfogo su quanto accaduto, rivelando di aver notato qualcosa che non si sarebbe mai aspettata: ci sono stati dei furti. Nel dettaglio, ha ammesso di essere profondamente arrabbiata per colpa di alcune persone che avrebbero portato via senza consenso alcuno due regali che si trovavano posizionati sopra la tomba di Mike Bird.

Michele Merlo, la denuncia della madre: cosa è stato rubato dalla tomba

Ignoti avrebbero portato via un anello e una tazza. "È un gesto veramente ignobile", ha scritto Katia, mamma di Michele Merlo. Ha proseguito dicendo: "Sono già arrabbiata con questo mondo, dove purtroppo devo e sto sopravvivendo. Ma ancora di più con chi si permette di prendere (rubano) i regali di Michele. Non parliamo dei fiori, ma è sparito un suo anello con una M e oggi mi sono accorta che manca una tazza con un bassotto". Poi ha concluso il suo sfogo con un attacco:

"Per chi fosse stato, hai fatto un gesto veramente ignobile!!! Devi solo vergognarti!”

Morte Michele Merlo: a che punto sono le indagini a quasi due anni dalla sua morte

Lo scorso mese di settembre 49 pagine della perizia hanno confermato le indiscrezioni che erano trapelate nelle settimane precedenti sulla morte di Merlo. L’ex cantante di Amici di Maria De Filippi poteva essere salvato. Il medico sarebbe stato fin troppo negligente. Per l’avvocato Dal Ben ci sono "i presupposti per sottoporre la vicenda al vaglio dell’istruttoria dibattimentale". Il medico "è responsabile non tanto per non aver diagnosticato la malattia", quanto per non aver approfondito il grosso ematoma che Michele gli fece vedere durante la visita del 26 maggio 2021, e che venne ritenuto soltanto il frutto di una contusione.

Michele Merlo: la famiglia dell’artista scrive al Pubblico Ministero

Da sempre la famiglia di Michele Merlo sostiene che il figlio poteva salvarsi con le giuste cure. Il consulente di parte l’ha ribadito nelle ultime settimane: le terapie a disposizione per una leucemia aggressiva diminuisce la mortalità del 10% garantendo una sopravvivenza a quattro anni rispettivamente dell’89% e del 93%. I genitori dell’artista di Rosà hanno scritto ai pm di Vincenza, dopo una serie di consulenze e perizie, per ribadire che Michele oggi poteva essere vivo.