Me contro Te distrutti da Lucarelli, analisi top e declino di Sofì e Luì
La svolta dei Me contro Te: critiche di Selvaggia Lucarelli, accuse di ostentazione e il tentativo di conquistare un nuovo pubblico. Riusciranno a reinventarsi o saranno destinati all’oblio?
Negli ultimi giorni, il celebre duo di youtuber noto come Me contro Te, composto da Sofia Scalia e Luigi Calagna (meglio conosciuti come Luì e Sofì), è finito al centro di polemiche accese. Al centro del dibattito, le critiche mosse dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha analizzato in dettaglio la loro recente svolta stilistica e il cambiamento del target di riferimento.
Dopo anni di contenuti colorati e pensati per un pubblico di giovanissimi, i Me contro Te hanno cercato di rivolgersi a una platea più adulta, con nuovi format come un podcast e toni più maturi. Questa trasformazione non sembra convincere tutti e la coppia si è trovata a fronteggiare accuse di ostentazione della ricchezza e una crescente disaffezione del pubblico.
Me contro Te, critiche agli haters: le accuse di ostentazione
Una delle principali accuse rivolte al duo riguarda l’eccessiva esposizione della loro ricchezza. Gli utenti sui social hanno criticato la presenza di elementi di lusso nei contenuti condivisi dai Me contro Te, come il loro appartamento a CityLife, la Ferrari, e i gonfiabili presenti in alcuni video.
Sofì ha risposto alle polemiche dichiarando: "Secondo me non ha senso questa critica perché non è vero. Quando pubblico una foto su Instagram ci sto attenta che non si veda il logo perché ho capito che questa cosa potrebbe ferire alcune persone che magari questa borsa non ce l’hanno". Nonostante queste dichiarazioni, Selvaggia Lucarelli ha contestato apertamente la coppia, mostrando esempi concreti che dimostrerebbero come i Me contro Te non siano così attenti a evitare l’ostentazione.
Me contro Te verso il declino: l’analisi di Selvaggia Lucarelli
Nel suo approfondimento, Selvaggia Lucarelli ha evidenziato come il duo abbia intrapreso una nuova strada, definita "passivo-aggressiva". Questa trasformazione sembra dettata dalla necessità di adattarsi ai cambiamenti del pubblico. “Il fatturato cala, gli anni passano, e Luì e Sofì cercano di diventare adulti con un podcast. Il risultato? Sembrano diventati i cattivi dei loro film", ha scritto la Lucarelli nella sua newsletter. Secondo la giornalista, il cambiamento non è casuale ma è una precisa strategia di marketing.
I fan di un tempo, bambini tra i 5 e i 10 anni, sono ormai cresciuti, e il nuovo target, composto da adolescenti e giovani adulti, richiede contenuti diversi. Selvaggia ha sottolineato come questa transizione non sia priva di rischi: "Nel mondo reale, fuori da ’MecontroteLand’, i Me contro Te potrebbero faticare a distinguersi dalla miriade di influencer che propongono contenuti simili".
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