Mare Fuori è un successo su Netflix, il regista: «Qualche tempo fa dal carcere...»
Il regista della serie ambientata in un carcere minorile di Napoli ha parlato del grande successo che ha.
Mare Fuori, la serie ambientata in un carcere minorile di Napoli , è andata in onda su Rai Due per due stagioni con grande seguito e presto arriverà in tv la terza attesissima stagione. Nel frattempo, la serie a giugno è sbarcata su Netflix ed è stato un vero e proprio trionfo con tante persone che l’hanno scoperta ed apprezzata per diversi motivi. A spiegare le ragioni di questo grande successo ci ha pensato la sceneggiatrice Cristiana Farina.
Mare fuori, Cristiana Farina spiega i motivi del successo della serie
Mare fuori quest’estate è approdata su Netflix e tantissimi ragazzi, ma anche persone adulte, si sono appassionate alla serie che racconta le vicende di ragazzi chiusi in un carcere minorile decretando il successo della fiction anche su una piattaforma diversa dalla Rai. Ovviamente tutti si chiedono per quale motivo la serie sia così seguita e la sceneggiatrice Cristiana Farina ha voluto spiegarlo.
La donna ha detto che le loro storie vanno dritte al cuore di coloro che guardano la serie anche perché non c’è mai una netta divisione tra il bene ed il male nei loro personaggi e questo fa sì che si comprenda che la loro violenza è in realtà un grido di dolore. Inoltre le storie risultano vere per via del fatto che alcuni degli attori protagonisti vengono da realtà difficili e grazie ai loro personaggi, le loro vite hanno subito una svolta.
Mare fuori, il regista Silvestrini: Con tanta gente a curiosare sul set, lo spoiler è sempre in agguato
Mare fuori, come detto, è una serie di grande successo per i motivi elencati dalla sceneggiatrice Cristiana Farina e parte da molto lontano. La fiction, infatti, oltre alla veridicità delle storie, ha tanti colpi di scena che si susseguono nel corso delle puntate. La prima stagione, ad esempio, si è conclusa con un evento tragico, ovvero la morte di Ciro.
Nella seconda, invece, sono successe diverse cose come il trasferimento di Totò a Poggioreale per l’omicidio di Nina e la scarcerazione di Naditza e Filippo, mentre Carmine ha fatto di tutto per tenere sua figlia Futura lontana da sua madre che non ne vuole sapere di cambiare vita. Nella terza stagione, invece, a quanto pare, ci attende una morte. Di questo ha parlato il regista Ivan Silvestrini. L’uomo ha detto:
"Con tanta gente a curiosare sul set è sempre in agguato il rischio spoiler. Qualche tempo fa dal carcere è uscito un carro funebre, quello non potevamo nasconderlo. Da quel momento sui social è partito il toto-morto per scoprire chi morirà nella terza stagione."
Mare fuori: chi morirà nella terza stagione della serie?
Il regista Ivan Silvestrini ha confermato che nella terza stagione di Mare Fuori ci sarà una morte. Le ipotesi su chi potrebbe essere il personaggio che uscirà di scena si rincorrono sul web da diverso tempo, ovvero da quando è comparsa l’immagine della bara sul set. Secondo diversi utenti a perdere la vita potrebbe essere il comandante Massimo per via del fatto che la bara è marrone e non bianca come quella usata per i minorenni.
Altri utenti, invece, credono che a morire possa essere Edoardo, il quale si affezionerà molto alla guardia penitenziaria Liz e si nasconderà a casa sua per evadere di prigione. Questa ipotesi è la più accreditata ed il motivo è la foto pubblicata dall’attrice che interpreta Liz nella quale la si vede piangere consolata dal comandante. Sarà davvero Edoardo a morire? Leggi anche: Emy Buono, da La Pupa e il Secchione a Mare Fuori 3: il ruolo
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