Lulù Selassiè processo per stalking Manuel Bortuzzo: minacce e ossessione

Pubblicato il 3 Dicembre 2024 alle 12:24

La finta principessa Lulù Selassiè è finita a processo per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo: minacce di morte, pedinamenti, schiaffi e messaggi inquietanti

Lulù Selassiè processo per stalking Manuel Bortuzzo: minacce e ossessione

Dopo la fine della loro storia nel 2022, nata sotto i riflettori del Grande Fratello Vip, Lulù Selassiè non sarebbe riuscita ad accettare la fine dell’amore iniziando a fare stalking a Manuel Bortuzzo. Secondo le accuse, la finta principessa avrebbe perseguitato il nuotatore ovunque, arrivando a inseguirlo persino in ospedale, in Portogallo, e nei luoghi pubblici frequentati dall’atleta.

Tra le testimonianze emerse spiccano episodi di messaggi inquietanti lasciati sotto le porte delle stanze d’albergo e persino aggressioni fisiche colpendolo con due schiaffi in faccia: "Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo". Questi messaggi hanno procurato «uno stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la sua incolumità, costringendolo a modificare le proprie abitudini di vita, al punto di bloccarla e di non sentirsi libero di spostarsi serenamente e di iniziare una nuova relazione», come si legge nel capo di imputazione formulato dall’aggiunto Giuseppe Cascini e dal PM di Roma Claudia Alberti.

Le accuse più gravi riguardano il presunto comportamento ossessivo, culminato in violazioni della privacy e atti persecutori che hanno portato Bortuzzo a sporgere denuncia. Nonostante la difesa della giovane influencer, che avrebbe cercato di giustificarsi invocando il suo amore per l’ex compagno, il tribunale ha imposto misure restrittive severe, tra cui l’obbligo a Lulù Selassiè del braccialetto elettronico.

Lulù Selassiè finisce a processo per stalking: le tappe della vicenda

L’udienza è fissata per il 28 gennaio 2025 e si preannuncia densa di colpi di scena. Gli avvocati della difesa sostengono che le azioni di Lulù Selassiè siano state mal interpretate, ma il pubblico ministero insiste sul’’urgenza di tutelare la vittima Manuel Bortuzzo. La vicenda ha acceso un acceso dibattito sull’importanza di riconoscere e affrontare comportamenti tossici nelle relazioni, anche quando sono avvolti dalla luce dei riflettori.

Nonostante la gravità della situazione, il caso Selassiè-Bortuzzo ha scatenato un fiume di reazioni online. Da un lato, c’è chi esprime solidarietà a Manuel, lodandolo per il coraggio di denunciare. Dall’altro, alcuni si chiedono se l’attenzione dei riflettori non abbia amplificato i dettagli di una vicenda già di per sé drammatica.

Perché Lulù Selassiè ha il braccialetto elettronico?

A Lulù Selassiè è stato imposto il braccialetto elettronico. La decisione è legata a gravi accuse di stalking e comportamenti persecutori nei confronti dell’ex fidanzato Manuel Bortuzzo. Il braccialetto elettronico è una misura cautelare prevista dall’art. 275-bis del Codice di Procedura Penale. È utilizzato principalmente in casi di: stalking, violenza domestica o di genere, reati che comportano la necessità di tenere l’imputato lontano dalla vittima. Il braccialetto elettronico permette alle autorità di monitorare in tempo reale i movimenti di Lulù Selassiè, garantendo che non violi le restrizioni, come l’allontanamento da Manuel Bortuzzo o da luoghi specifici.


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