L’Eredità, Giacomo Candoni si racconta: sogni e cosa farà con la vincita
Intervista esclusiva a Giacomo Candoni, campione de L’Eredità 2023
Sin dal primo giorno in cui Giacomo Candoni ha preso parte a L’Eredità, è riuscito ad entrare nel cuore dei fan di questa nota trasmissione. Anche Flavio Insinna si è lasciato conquistare dalla bravura e simpatia del giovane 22enne di Vicenza. Da questa sua esperienza, Giacomo ne è uscito a testa alta e con un portafoglio grondante di vincite, tutte meritatissime. Seppur siano passati ormai dei giorni dalla sua ultima apparizione, in tanti sono curiosi di sapere come sta l’ex campione de L’Eredità. A noi di Tvpertutti.it Giacomo ha avuto modo di raccontare della sua esperienza nel game show di mamma Rai, dei sogni che ha in cantiere, di come spenderà il montepremi vinto ed ha persino rivelato qualche dettaglio inedito che lo riguarda.
Intervista all’ex campione de L’Eredità, Giacomo Candoni
Sono passati alcuni giorni dalla sua eliminazione a L’Eredità e in tanti si chiedono come se la sta passando. Come è stata questa lunga esperienza e cosa le ha lasciato dentro?
«E’ stata un’esperienza fantastica che mi porterò nel cuore per tutta la vita. Ho incontrato persone fantastiche che mi hanno fatto sentire a casa sin dal primo giorno, nonostante la mia agitazione iniziale dal momento che consideravo l’ingresso in studio già come una vittoria. Quando sono partito da casa il mio obiettivo era riuscire a superare almeno il “Continua tu” e posso dire di essere riuscito a raggiungerlo. Pensare poi ad un gioco per volta, penso mi abbia aiutato a giocare con più tranquillità, consentendomi di distogliere l’attenzione dal triello o dalla ghigliottina. Il momento in cui mi sono emozionato maggiormente, più ancora di quando ho vinto, è stato quello dell’eliminazione sia per l’inaspettata standing ovation sia perché sapevo che avrei dovuto lasciare un ambiente accogliente e confortevole, che per un mese era diventato la mia casa e la mia famiglia.»
È entrato nel cuore di tutti, sin da subito. Ancora oggi sui social si trovano numerosi commenti positivi su di lei. Come è cambiata la sua vita dopo l’avventura nel game show di mamma Rai?
«Potrà sembrare strano però posso garantire che sono lo stesso Giacomo che avete visto in televisione, riservato e poco incline a finire al centro dell’attenzione. Certo, quando cammino per strada capita che qualcuno mi fermi, si complimenti e mi chieda una foto quasi imbarazzato (anche se forse sono quasi più emozionato io).»
Tra tutti i giochi de L’Eredità, qual è il suo preferito e quale il più difficile?
«Potrebbe sembrare quasi un paradosso, però il mio gioco preferito è la “Scalata doppia”, la sfida 1 vs 1 che determina l’eliminazione o il proseguimento nel gioco. E’ un gioco in cui servono grande concentrazione e prontezza di riflessi e che ti consente di sfidare, prima ancora che l’avversario, te stesso. Un altro motivo per cui mi piace questo gioco è certamente la mia passione sia per la lingua italiana che per i cruciverba. Il più difficile è invece senza dubbio la ghigliottina, dal momento che i 60 secondi sembrano durare pochissimo e la presenza di un’importante componente emotiva, quasi del tutto assente quando si gioca da casa sul divano, incide certamente quando si tratta di trovare la parola decisiva che si abbina alle cinque.»
Tornare alla vita quotidiana, è stato difficile? Le mancano Flavio Insinna e tutti quelli che ha conosciuto nel gioco televisivo?
«Si, ormai l’ingresso in studio accompagnato dal calore del pubblico era diventata una piacevole abitudine, così come il mettersi in gioco giorno dopo giorno attraverso i quiz e le domande. Si, mi mancano sia Flavio che tutti quelli che ho conosciuto. Flavio con la sua grande professionalità e la sua energia è riuscito a mettermi a mio agio sin dalle prime puntate nonostante inizialmente fossi abbastanza agitato dal momento che non avevo mai partecipato ad un programma televisivo. Le ragazze e i ragazzi che non si vedono in tv che dietro le quinte fanno un lavoro immenso e spettacolare e che con i loro sorrisi e le loro bonarie pacche sulle spalle prima di entrare in studio mi rassicuravano. I concorrenti con i quali ho avuto modo sia di giocare, ma soprattutto di divertirmi tanto che con alcuni di loro sto mantenendo i contatti grazie al potere dei social.»
Parliamo ora del bel bottino che ha conquistato durante le Ghigliottine. Ha già idea di cosa fare della vincita?
«Sfrutterò la vincita sia per finire di pagare gli studi universitari (master compreso) che per viaggiare (in Europa mi piacerebbe visitare il Portogallo, l’Irlanda e la Danimarca, mentre una meta che mi attrae per un possibile viaggio extra-continentale è l’Argentina).»
Grazie a Flavio Insinna sappiamo un bel po’ di cose che la riguardano. Ci può dire qualcosa di inedito?
«Mi piace molto viaggiare, sia con la mia famiglia che con i miei amici e quest’estate ho in programma di percorrere a piedi gli ultimi 200km del Cammino di Santiago insieme a due di loro. Sono inoltre un grande collezionista di figurine dei calciatori e dal lontano 2006 non ho mai saltato una raccolta, con tutti gli album che fanno bella mostra di sé in camera. Un’altra mia grande passione è la scrittura: collaboro con il giornalino parrocchiale e ogni tanto mi cimento anche nella scrittura di poesie con le quali ho partecipato, con buoni risultati, ad alcuni concorsi.»
Come si vede da qui a 10 anni? Ha dei progetti professionali in corso?
«Il primo obiettivo è sicuramente quello del conseguimento della Laurea in Lettere Moderne, a cui vorrei far seguire il Master di due anni in Giornalismo, percorsi di studio che spero possano aprirmi le porte per il mondo del giornalismo nel quale mi piacerebbe lavorare.»
La rivedremo ancora una volta a L’Eredità? Magari in occasione di una puntata speciale…
«Tornare all’interno degli studi intitolati a Fabrizio Frizzi mi farebbe certamente piacere sia per sfidare gli altri campioni del programma che, soprattutto, in occasione delle puntate di beneficienza.»
Prima di chiudere l’intervista, potrebbe salutare i suoi numerosissimi fan e dir loro qualcosa? In bocca a lupo e (speriamo) a presto!
«Vi ringrazio moltissimo per il supporto che mi avete dato in questo mese, sappiate che ho letto tutti i vostri messaggi sia su Instagram (dove ho provato a rispondere a tutti) che sugli altri social. E’ stato uno tsunami d’affetto (un’ondata sarebbe riduttiva) che sinceramente non mi aspettavo, ma che mi fa sicuramente piacere e che ho accolto non senza un pizzico di imbarazzo considerato il mio carattere. Da scout vi auguro “buona strada”, con la speranza che tutti i vostri sogni possano diventare realtà.»
ARGOMENTI: L’eredità
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