Il Paradiso, Thomas Santu: «Enrico si sta ricostruendo dopo le azioni commesse»

Pubblicato il 21 Ottobre 2024 alle 15:40

Intervista esclusiva all’attore de Il Paradiso delle Signore che veste i panni del misterioso Enrico Brancaccio

Il Paradiso, Thomas Santu: «Enrico si sta ricostruendo dopo le azioni commesse»

Da quando è arrivato Enrico Brancaccio, Il Paradiso delle Signore si è infarcito di mistero. Il nuovo magazziniere ha alle spalle un’enorme incognita riguardante il suo passato che man mano, con il passare del tempo, verrà rivelato nella daily soap. Nel frattempo i fan si sono incuriositi sul conto di questo personaggio e l’attore, intervistato in esclusiva a Tvpertutti, ha parlato di alcuni aspetti che lo riguardano e che sono alquanto interessanti.

Intervista a Thomas Santu, il volto di Enrico

Benvenuto al Paradiso delle Signore. Come si è avvicinato a questa daily soap anni ‘60?

«Con un provino su parte tramite i casting del paradiso.»

Parlando del suo personaggio, Enrico Brancaccio/Proietti, è un giovane uomo che deve tenere nascosta la sua identità a tutti i costi, isolarsi e non creare legami profondi con gli altri. La protezione della figlia e di sé stesso hanno la massima priorità su tutto. Come ha lavorato sulla complessità dei sentimenti e della situazione del personaggio?

«È un personaggio molto complesso senza dubbio. Nella vita mi è capitato di essere stato costretto a cambiare città da un momento all’altro, quindi diciamo che è qualcosa che ho sperimentato sulla mia pelle. Ti senti smarrito, hai paura anche della tua ombra, ma allo stesso tempo hai quella sorta di adrenalina che ti spinge ad andare avanti e scoprire quanto puoi cambiare, adattarti.»

Come è riuscito a diventare un tutt’uno con il personaggio di Enrico Brancaccio/Proietti? Le piace interpretare il suo lato emotivo e fisico?

«Diciamo che portare un personaggio con te per 9 mesi aiuta a farlo sempre più tuo. Ti lascia per forza di cose qualcosa, sicuramente è un personaggio che mi ha fatto entrare dentro un carattere distante dal mio, ma proprio per questo è stato più bello. Poi senza dubbio l’aiuto dei registi, di chi ti guarda e ti guida, è fondamentale.»

C’è qualcosa di particolarmente sorprendente in Enrico, che magari ancora non conosciamo? È successo qualcosa che non si aspettava?

«È un personaggio che si sta riscoprendo, sta ricostruendo la sua vita che è qualcosa che si aspettava dopo le azioni commesse. Quindi è questo l’aspetto sorprendente, si sta letteralmente ricostruendo. Rimboccandosi le maniche, come ogni volta, dopo ogni schiaffo ricevuto dalla vita. E come ogni volta quando pensiamo di tenere tutto sotto controllo nella nostra vita, ecco che arriva l’imprevisto.»

I fan de Il Paradiso delle Signore sono molto affezionati al nuovo magazziniere. Sono anche un po’ ossessionati dal tifare la coppia Enrico-Marta. Infondo non c’è finale più soddisfacente di quando la tua coppia preferita diventa realtà. Tra Enrico e Marta si percepisce una forte simpatia e feeling, tuttavia, cosa potrebbe riservare loro il futuro? Ci sarà un happy ending, oppure il loro legame sarà ostacolato da qualcun altro o qualcos’altro?

«Marta ed Enrico hanno una forte empatia. Capiscono che dietro gli occhi dell’altro c’è stata e c’è sofferenza. Quindi prima di potersi lasciare andare all’altro/a o ai propri sentimenti, bisogna risolvere gli aspetti legati al proprio passato.»

Come attore, com’è lavorare con il cast de Il Paradiso delle Signore? Cosa ha imparato da loro? Un epic fail sul set?

«Lavorare al paradiso è come lavorare in una grande famiglia. Io non mi sono mai trovato a dover stare cosi tanto a lungo sul set quindi sicuramente sto imparando molto. S’impara sempre , tutti i giorni , da tutti. Diciamo che gli epic fail in magazzino accadono spesso, perché la voglia di improvvisare cose buffe capita spesso e spesso non ci controlliamo e iniziamo a ridere.»

Tende ad essere più razionale o istintivo quando prepara e interpreta un personaggio?

«Entrambe le cose, ma senza dubbio, perlomeno inizialmente, istintivo.»

Se lei avesse di fronte Enrico Brancaccio/Proietti, cosa gli direbbe?

«Guardia alta Brancaccio. Sempre.»


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