Il Paradiso delle signore, Michele Favaro su Jerome: «Non si ferma facilmente»

Pubblicato il 20 Dicembre 2024 alle 18:09

Intervista esclusiva al volto di Jerome de Il Paradiso delle signore, Michele Favaro parla anche del triangolo d’amore fra il suo personaggio, Clara e Alfredo

Il Paradiso delle signore, Michele Favaro su Jerome: «Non si ferma facilmente»

Michele Favaro, interprete di Jerome de Il Paradiso delle signore, ha contribuito a rendere movimentata questa nuova stagione della daily soap. Questo personaggio ha interagito in modo particolare con Clara e, in un certo modo, anche con Alfredo. Intervistato in esclusiva a Tvpertutti, l’attore ha parlato della sua avventura nella trasmissione pomeridiana di mamma Rai, oltre al triangolo amoroso tra Jerome, Clara e Alfredo.

Intervista a Michele Favaro, Jerome de Il Paradiso delle signore

Benvenuto, Michele. Grazie per averci concesso questa intervista. Lei interpreta un personaggio davvero affascinante e che ha catturato il cuore di molti telespettatori. Jerome Martini: come ha ottenuto questo ruolo? Come si è sentito a entrare a far parte di una serie con una storia così lunga e un pubblico così affezionato?

«Grazie ed è un piacere prendere parte a questa intervista. Il provino per il ruolo è stato abbastanza standard, come di consueto è arrivata la richiesta di un selftape, quindi un auto-provino girato a casa e poi dopo una settimana o due è arrivata la convocazione al callback dove ho avuto la fortuna di conoscere parte del team creativo del Paradiso e anche Elvira. Entrare a far parte del Paradiso è stata davvero una grandissima avventura, il lavoro di tutti i reparti, creativi e tecnici è veramente affascinante e nonostante sono stato l’ultimo arrivato mi sono, anzi mi hanno fatto sentire subito a casa e parte del gruppo.»

Come descriverebbe la personalità del personaggio di Jerome Martini? Quali sono i suoi punti di forza e di debolezza?

«Jerome è uno sportivo, è determinato, è abbastanza sicuro di quello che vuole e non si ferma facilmente davanti ad imprevisti e problemi, ha però un animo buono, dolce. La competizione non lo spaventa, anzi credo proprio gli dia quella spinta vitale che però non si traduce in aggressività.»

Nella daily soap Il Paradiso delle signore, Jerome Martini si è trovato a competere per l’affetto di una donna che aveva già un forte legame con il suo migliore amico, Alfredo Perico. Quali sono state le emozioni più intense che ha provato interpretando questa situazione? Come ha lavorato con gli altri attori per rendere credibile questa complessa relazione?

«Jerome è arrivato a Milano con un’idea ben precisa: Clara. Oltre al legame tra allenatore ed atleta era evidente che tra i due c’era una curiosità e un qualcosa in più. Era anche abbastanza consapevole che ci sarebbe voluto un percorso per raggiungere alla conquista di Clara, ma il profondo legame tra Clara e Alfredo penso che non lo avesse interamente compreso da subito. Sapeva di dover affrontare un ex-allenatore, ma di fronte ad un altro “player” per il cuore di Clara si è trovato in parte spiazzato. Il rapporto con Elvira e Gabriele è stato da subito di immensa collaborazione e divertimento, ripeto è stata veramente una grande avventura. Elvira è una attrice e una persona estremamente dolce e premurosa, mi ha letteralmente preso per mano e mi ha portato in giro per il set per farmi sentire a casa. Non è scontato trovare colleghi così espansivi.»

Qual è la sua opinione sulla scelta di coinvolgere il suo personaggio in un triangolo amoroso?

«I triangoli amorosi sono divertenti, ammettiamolo. A volte sono persino necessari per conoscersi più in profondità, scoprire cose nuove di sé o addirittura a portarci a scelte e percorsi nuovi che non avevamo mai immaginato prima. Ci spingono fuori dalla zona di comfort, alla fine se viene a configurarsi un triangolo amoroso qualcosa da indagare ci sarà, no?»

Nella scena in cui Jerome scopre del bacio tra Clara e Alfredo, abbiamo assistito a una forte reazione emotiva, ma poi si è ammorbidito perdonando la sua fidanzata: ‘Hai scelto di essere sincera con me. Questa è la dimostrazione che hai scelto me. Che ami me’. La reazione del suo personaggio alla confessione di Clara rivela qualcosa di profondo sulla sua visione dell’amore e della lealtà. Potrebbe parlarci di questo?

«Sì, come dicevo prima quell’episodio ha costretto Jerome a crescere, a dover prendere una scelta. Il suo essere un atleta lo ha aiutato a prenderla velocemente, ma sicuramente il suo grande cuore e amore per Clara hanno fatto il resto. Non dimentichiamoci che Clara e Jerome sono anche allenatore ed atleta, c’è un altro livello di stratificazione nel loro rapporto. Fatto anche di momenti duri che devono però essere affrontati e superati. Jerome, in quell’istante ha capito che doveva affrontare un momento duro, ma ha davvero apprezzato la lealtà e la sincerità di Clara. La conosce, sa quanto può essere riservata, esporsi in quel modo e confessargli il bacio è stato amore.»

Immaginandosi al posto del suo personaggio Jerome, come avrebbe reagito al momento di debolezza da parte del partner? Come avrebbe affrontato la situazione?

«Detta in modo colloquiale? “Avrei rosicato”. Tanto. Il come avrei affrontato la situazione dipende molto dal tipo e dalla profondità del rapporto, dal momento… insomma ci sono tante variabili da considerare ed è davvero difficile dare una risposta in astratto. A volte bisogna vivere le situazioni per poter dare una risposta reale. Posso dire però che se dovesse succedere mi auguro di avere la forza di reagire allo stesso modo di Jerome: comprendendo e non lasciando tutto al proprio ego.»

I continui confronti tra Jerome e Alfredo sollevano interrogativi interessanti sulle dinamiche psicologiche sottese ai triangoli amorosi. Quali sono le conseguenze psicologiche di questi scontri per ognuno di loro?

«Tra Jerome e Alfredo c’è tanta competizione che li spinge fuori dalla loro zona di comfort. Alfredo realizza finalmente i suoi veri sentimenti per Clara, Jerome è più sicuro, si spinge prima troppo velocemente in un bacio che non viene corrisposto, ma anche lui impara e sa che continuare le scaramucce con Alfredo non porterebbe ad altro che un allontanamento di Clara, credo sia anche per questo che propone ad Alfredo di portare il suo cambio in Francia, oltre per la bontà del cambio in sé anche per dimostrare a Clara di poter vedere oltre. Ora, però non glorifichiamo i triangoli amorosi: possono anche essere pericolosi e credo che vada sempre fatto tutto nel rispetto del prossimo e con una certa maturità. Bisogna sempre fare attenzione e alla fine scegliere sempre il proprio benessere psicologico.»

Quali sono i fattori che spingono un individuo a lottare così strenuamente per un amore? In che modo la competizione amorosa può influenzare la percezione di sé e degli altri? E cosa possiamo imparare da questi scontri sulla natura dell’amore?

«Non credo ci sia altro per cui lottare se non l’amore e lo credo fermamente, trovare ed investire in una passione o nella passione per una persona, al di là del risultato più o meno duraturo, vale sempre la pena. È amando che si indaga su se stessi, è la voglia di far funzionare un qualcosa che ci spinge ad arrivare a compromessi e a crescere.»

Parlando del suo personaggio, ci sono aspetti della sua personalità con cui si indentifica particolarmente?

«Siamo buoni, svegli, lottiamo per quello in cui crediamo, siamo determinati ed abbiamo tanto, tanto da imparare.»

Se potesse dare un consiglio a Jerome, quale sarebbe?

«La fragilità non è una debolezza.»

Com’è stato il primo giorno sul set? Ha sentito molta pressione? Come si è integrato con il cast e la troupe?

«Il primo giorno su ogni set è sempre pieno di ansie e paure, si vuole sempre essere al top della forma e dimostrare tutta la propria bravura, ma ripeto mi sono sentito a casa, non per questo con meno ansia, ma alla fine quando si da l’azione si scollega il cervello, ci si lascia tutto alle spalle e ci si deve solo divertire. Tutti i membri del cast, della troupe e tutti i reparti con cui ho avuto modo di lavorare sono stati degli ottimi compagni di questa avventura. Tra una risata al trucco e al parrucco, l’infinito e meticoloso lavoro della sartoria, le prove e i pranzi con i colleghi di scena, la troupe che giocherellava parlando francese quando ero sul set, le caramelle, e le indicazioni dei registi, insomma: al paradiso c’è una grande famiglia che è varia e aperta ad accogliere tutti.»

Cosa si aspetta di imparare da questa esperienza?

«Alcune scelte/decisioni sono unicamente nelle nostre mani e dobbiamo solo avere il coraggio di prenderci la responsabilità e buttarci.»

Ultima riflessione: cosa vorreste dire ai fan della daily soap che la stanno seguendo?

«Innanzitutto, GRAZIE! Non immaginavo tutto il calore nei confronti di Jerome e miei che mi sono arrivati sui social, sappiate che ho letto i vostri “tweet”, e visto i vostri post e sia positivi sia quelli negativi mi hanno davvero divertito… poi che dire, non vi resta che continuare a guardare perché Natale è alle porte e ci sono decisioni importanti da prendere.»


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