Il Paradiso delle Signore, il volto di Andrea Gallo: «Dovrà fare i conti con se stesso»

Pubblicato il 23 Settembre 2024 alle 16:47

Intervista esclusiva ad Alessandro Mor, l’interprete del papà di Elvira ne Il Paradiso delle Signore

Il Paradiso delle Signore, il volto di Andrea Gallo: «Dovrà fare i conti con se stesso»

Alessandro Mor interpreta il papà di Elvira, Andrea Gallo, ne Il Paradiso delle Signore. Stagione dopo stagione, l’uomo sta avendo un ruolo sempre più centrale. Grazie al suo personaggio, la daily soap di Rai 1 sta affrontando una tematica molto importante: i pregiudizi sul sud Italia. Un pregiudizio che negli anni ’60 era molto frequente e che ancora oggi fa molto parlare. Attraverso l’intervista rilasciata in esclusiva a Tvpertutti, l’attore Mor ha avuto modo di parlare di questa vicenda, oltre che a soffermarsi sul suo personaggio.

Intervista Alessandro Mor, il volto del papà di Elvira Gallo

Parlando del Paradiso delle Signore, il suo personaggio, il signor Gallo, è un uomo ostinato, testardo e di mentalità ristretta in merito alle differenze tra Nord e Sud. Come ha lavorato sulla complessità dei sentimenti e della situazione del suo personaggio?

«Quando ho ricevuto i testi delle scene che dovevo interpretare sono rimasto colpito dal suo atteggiamento e dalle espressioni che usa. Allora per poter lavorare su questo personaggio prima di tutto l’ho collocato nell’epoca in cui viveva, gli anni sessanta, dove nel nord Italia questo tipo di mentalità purtroppo esisteva. Poi ho cominciato a osservarlo e ho visto un uomo imprigionato nei suoi pregiudizi, nelle sue paure, che rischia in questo modo di perdere l’affetto della figlia e di non poter condividere i momenti più importanti della sua vita. Lui ama Elvira, ma il suo amore è cieco, possessivo e incapace di ascoltare veramente i sentimenti della figlia perché rapito dalle proprie paure.»

Ci racconti un po’ del suo processo di preparazione, di come è riuscito a ‘diventare lui’.

«Ho cercato di lavorare attivando il conflitto tra il suo amore per Elvira e i suoi sentimenti di ostilità e paura verso Salvatore e la sua provenienza.»

Interpretare il signor Gallo le ha influenzato o cambiato in qualche modo?

«Ogni volta che affronto un personaggio, anche negativo, sento il privilegio di entrare in contatto con dei meccanismi umani e in qualche modo capisco qualcosa di più degli altri, ma anche di me stesso. Interpretare Andrea Gallo mi ha dato l’occasione di riflettere sulla parola pregiudizio. E’ un atteggiamento che si manifesta nelle situazioni più disparate, magari non sempre in maniera così accesa come per Andrea Gallo, ma anche oggi è sempre in agguato, e bisogna saperlo riconoscere.»

C’è una scena del quinto episodio molto discussa sui social, quella dell’accesa discussione tra Elvira e suo padre in merito alla vita lavorativa e personale di Salvatore Amato. Il padre è convinto che il giovane barista abbia contatti con la malavita perché siciliano. Ricordando le sue precise esclamazioni: ‘Sappiamo com’è fatta la gente del Sud. Viene qui con la scusa di trovare lavoro e chissà che combina!’ Cosa pensa di questo divario tra Nord e Sud?

«Il pregiudizio per sua natura crea delle narrazioni che non hanno a che fare con la realtà, e continua a vivere nel tempo cambiando bersaglio. Oggi a noi sembra strano sentire frasi del genere, anche se negli anni ’60 c’era chi le diceva, ma dobbiamo essere consapevoli che oggi ci sono altri pregiudizi, non più verso il Sud dell’Italia, ma verso i Sud del mondo. La strada è ancora lunga.»

Il signor Gallo non condivide le scelte della figlia Elvira perché prima lascia Tullio e poi va a vivere in una casa popolare, ma la scelta peggiore, sempre secondo lui, è stata quella di innamorarsi di un siciliano. Alcuni personaggi molto legati a Elvira faranno di tutto per convincere il signor Gallo che Salvatore può offrire a sua figlia il futuro che merita. Il signor Gallo si deciderà a voler conoscere il barista Amato, oppure continuerà a fare il testone fino alla fine?

«Ci proverà, ma farà fatica ad abbandonare le sue posizioni fino a quando dovrà fare i conti con se stesso e sarà costretto a riflettere sul suo comportamento.»

Se lei avesse di fronte il signor Gallo, cosa gli direbbe?

«Eh… se avessi di fronte il Signor Gallo gli direi innanzitutto di allentare il nodo della cravatta, di fare un bel respiro e guardarsi attorno, stare in contatto vero con la realtà che lo circonda, non con le idee che si è fatto a priori nella sua testa. Poi gli direi che quello che lui ora vede come un pericolo si rivelerà una ricchezza.»


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