Giancarlo Magalli affonda la Rai, svelate magagne: «Meritavo rispetto»
Giancarlo Magalli ha rilasciato un’intervista in cui ha sparato a zero contro la Rai, portando alla luce delle questioni molto delicate. Ecco che ha detto.
Nel corso di una recente intervista rilasciata per il Corriere della Sera, Giancarlo Magalli ha raccontato alcuni retroscena che riguardano l’azienda in cui ha militato per tantissimi anni, ovvero, la Rai. A quanto pare, il presentatore ha ancora il dente avvelenato per essere stato estromesso dalla conduzione de I Fatti Vostri, al punto da svelare degli altarini sui vertici di Viale Mazzini. Magalli ha tirato in ballo anche il direttore generale della Rai, facendo delle precise accuse contro di lui e il modo in cui è stato trattato. Durante l’intervista, poi, Giancarlo ha parlato anche di alcuni suoi colleghi, come ad esempio Fiorello e, inoltre, ha speso delle parole, alquanto piccate, sulla prossima edizione del Festival di Sanremo 2025.
Gli attacchi di Giancarlo Magalli contro la Rai e il direttore generale dell’azienda
Giancarlo Magalli ha spaziato agevolmente tra argomenti di vita privata e di vita professionale nel corso di una recente intervista. Tra gli argomenti particolarmente degni di nota ci sono stati alcuni affondi fatti contro i vertici della Rai (QUI lo sfogo anche di un’altra conduttrice dell’azienda di Viale Mazzini). Il conduttore ha ammesso di essere rimasto molto male per la sottrazione de I Fatti Vostri, dove è passato a curare solo una piccola rubrica. A tal proposito, ha detto:
"Sono stato male e quando sono tornato i miei programmi li avevano dati ad altri. Dopo 60 di militanza - con Arbore sono l’unico mai andato a Mediaset - mi aspettavo di più. Mica chiedo il sabato sera di Raiuno, bastava una seconda serata. Ri-lavora Renzo, più vecchio di me, torna pure Chiambretti, i giovani virgulti non funzionano, con certi c’è accanimento terapeutico".
Le sue parole sono state lette come un chiaro riferimento ad Alessandro Cattelan. Alla domanda secca «Ce l’ha con la Rai», senza troppi peli sulla lingua, Magalli ha risposto:
"La parte sana dell’azienda sono quelli che ci lavorano, artisti e tecnici. Le magagne sono a viale Mazzini, con ‘sti pori dirigenti che cambiano di continuo. Arrivano che non sanno dove mettere le mani, appena imparano, li levano".
A destare particolare stupore è il fatto che Giancarlo Magalli sia molto amico di Giorgia Meloni e, malgrado questo, non riesce comunque a tornare sulla cresta dell’onda in Rai. A tal riguardo, allora, il conduttore ha voluto svelare un aneddoto in cui ha tirato in ballo anche il direttore generale dell’azienda:
"Di Giorgia sono amico, ho foto con lei che ci baciamo e ci abbracciamo, però non chiedo niente. Non mi piace mendicare. Le ho solo domandato con chi potessi parlare. Mi ha dato il numero di Giampaolo Rossi. Ho chiesto un appuntamento. Mi ha ignorato. Idem Angelo Mellone. ’Eh, ricevo 150 richieste al giorno’. Meritavo più rispetto. Ne ho visti decine andare via".
Le parole di Magalli su alcuni colleghi Rai e poi l’affondo al Festival di Sanremo 2025
Durante l’intervista, poi, Giancarlo Magalli ha parlato anche di alcuni colleghi, tra cui Fiorello. Sul suo conto ha detto di essere stato un suo maestro, in quanto teneva delle lezioni al Valtur di Ostuni e gli ha insegnato ad essere ciò che è adesso, ovvero, l’intrattenitore giocherellone che canta, fa parodie ed è in grado di tenere alto l’umore. Su Adriana Volpe, invece, non si è voluto soffermare molto, sta di fatto che ha semplicemente detto che lei sia stata l’unica collega con cui abbia mai avuto seri problemi, cosa su cui lei ci ha marciato anche troppo. Per contro, invece, il protagonista ha adoperato parole di profonda stima per commentare Raffaella Carrà e Pippo Baudo. Infine, poi, Magalli ha svelato anche se gli sia mai balenata l’idea di candidarsi per la conduzione della prossima edizione del Festival di Sanremo 2025. Ebbene, a tal riguardo, è stato lapidario:
"È matta? Sarà una trappola mortale, dopo 5 anni di trionfi con Amadeus. Un punto di share in meno e scriveranno che è stato un flop. Alcuni che si propongono lo hanno già fatto ed è andato male, perché insistono? Il Festival è come la prima notte di nozze: se vai bene, hai fatto il tuo dovere. Se vai male, te lo rinfaccerà tutta la vita".
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