Eurovision 2022, ha vinto l’Ucraina: dove si farà l’ESC 2023?
L’Eurovision Song Contest 2022 ha visto la vittoria dell’Ucraina e, vista la situazione attuale, la domanda sorge spontanea: dove si farà l’ESC 2023?
La Kalush Orchestra, rappresentante dell’Ucraina, ha vinto l’Eurovision Song Contest 2022. La finale, in scena sabato 14 maggio in diretta dal PalaAlpitour di Torino, ha tenuto incollati milioni di telespettatori (qui gli ascolti tv e la classifica) e gli stessi si sono posti una domanda: vista la guerra in corso, dove si farà l’ESC 2023? Al vaglio ci sono diverse ipotesi.
Eurovision 2022, vince l’Ucraina: dove si farà l’ESC 2023?
L’Eurovision Song Contest 2022 è stato vinto dall’Ucraina, che ha schierato la Kalush Orchestra con il brano Stefania. La canzone, dedicata alla madre del frontman, è in realtà un pensiero rivolto a tutte le madri, specialmente in questo delicato periodo storico. La vittoria dell’Ucraina, attualmente invasa dalla guerra voluta dalla Russia, era, in un certo senso, prevedibile.
L’ESC, d’altronde, è nato nel lontano 1956 con lo scopo di unire i popoli, a prescindere dalla propria cultura di appartenenza. E’ proprio per questo che il trionfo della Kalush Orchestra è stato acclamato dall’intera popolazione internazionale. Come vuole la tradizione, la location dell’Eurovision viene decisa in base al Paese vincitore.
Questo significa che l’edizione 2023 del Contest dovrebbe svolgersi in Ucraina. Sia chiaro, non si tratta di un obbligo: il Paese che trionfa può anche decidere di non ospitare la manifestazione musicale. Vista la guerra in corso, la domanda sorge spontanea: dove si farà l’ESC 2023? Sia gli organizzatori della kermesse che i vertici ucraini si sono già espressi in merito, dichiarandosi pronti per l’Eurovision del prossimo anno.
Le dichiarazioni degli organizzatori dell’Eurovision
Martin Österdahl, supervisore esecutivo dell’ESC per l’EBU, ha sottolineato la speranza di fare l’Eurovision 2023 in Ucraina. Nel comunicato stampa in cui si annuncia la vittoria della Kalush Orchestra, ha dichiarato:
"Ci congratuliamo con l’Ucraina e la Kalush Orchestra per la loro vittoria e la loro straordinaria performance. Inizieremo a progettare l’Eurovision 2023 con l’emittente vincitrice, UA:PBC. Ovviamente, sono in ballo sfide inedite per ospitare la prossima edizione. Nonostante questo, come ogni anno, ci prepariamo a discutere con UA:PBC e con tutti i soggetti interessati le necessità e i requisiti per poter ospitare l’evento e assicurarci di avere la migliore organizzazione possibile per il 67esimo Eurovision Song Contest".
Molto probabilmente, si proverà ad organizzare l’ESC 2023 a Kiev, anche se a pensarci oggi sembra impossibile. La città è stata bombardata e, anche se non è stata completamente rasa al suolo, si dovrebbe optare per una ricostruzione lampo. A questo, inoltre, si deve aggiungere un altro dettaglio importante: la guerra non è finita e non sappiamo quando cesserà.
E’ bene sottolineare che ci sono altre possibilità in ballo. Se l’Ucraina non dovesse riuscire ad ospitare l’Eurovision 2023, il testimone potrebbe passare alla Svezia, che si è già offerta di sostituire l’Ucraina, in veste di Paese gemellato. Come se non bastasse, l’ESC potrebbe anche andare in scena per il secondo anno consecutivo da Torino.
«Faremo tutto il possibile per ospitare l’Eurovision Song Contest 2023 in una Ucraina nuova e pacificata», ha dichiarato Martin Österdahl durante la conferenza stampa post vittoria. Insomma, lo svolgimento della prossima edizione dell’ESC nel Paese vincitore dipenderà in gran parte dall’andamento della guerra. Leggi anche: Eurovision, Laura Pausini spiega la sua assenza: «Ecco perché sono sparita»
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