Com’è morto Papa Francesco, causa del decesso: il malore fatale/ Ultim’ora e ultime news
La causa del decesso di Papa Francesco morto oggi, lunedì 21 aprile 2025, a Santa Marta: il malore che l’ha portato via. Ultime notizie su Bergoglio

Causa del decesso di Papa Francesco: un malore appena sveglio e poi l’ictus
Papa Francesco è morto nel suo appartamento a Casa Santa Marta, all’interno della Città del Vaticano. Secondo i medici, la causa principale del decesso sembra essere un ictus, probabilmente reso fatale dallo sforzo e dalla stanchezza accumulata nei giorni precedenti. Nonostante i gravi problemi di salute, il Pontefice ha scelto di non isolarsi, continuando a incontrare i fedeli e a partecipare a eventi pubblici fino all’ultimo.
La sua voce, affaticata, si è sentita il giorno di Pasqua dalla Loggia delle Benedizioni, dove ha impartito una benedizione sobria, risparmiando energie. Nonostante ciò, poco dopo è sceso tra la gente, come sempre desideroso di essere vicino al popolo. La crisi fatale è arrivata durante la notte, quando il suo cuore ha ceduto, incapace di sostenere ulteriori sforzi.
Il mese scorso, dopo un lungo ricovero di 38 giorni all’ospedale Gemelli, i medici gli avevano raccomandato di evitare sforzi e di limitare i contatti. Chi conosceva Papa Bergoglio sapeva che Francesco non avrebbe mai potuto restare a lungo in isolamento. La sua natura socievole e il bisogno di sentirsi parte della comunità lo hanno spinto, lentamente, a riprendere le sue attività. Ma questa volta, purtroppo, la sua salute ha ceduto.
Le tre stazioni delle esequie di Papa Francesco fino alla sepoltura
La notizia della morte di Papa Francesco, avvenuta questa mattina 21 aprile e seguita da una programmazione TV stravolta, ha avviato la tradizionale liturgia che accompagna la scomparsa di ogni Pontefice. I primi rituali sono stati svolti in modo riservato, con l’inizio delle pratiche solite come la rottura dell’anello del pescatore, il vestiario della salma e i rintocchi delle campane di San Pietro. Il Cardinale Kevin Farrell, camerlengo della Santa Sede, presiede il rito ufficiale della constatazione della morte e della deposizione della salma nella bara annunciando pubblicamente il decesso del Papa.
Come da Bergoglio disposto, la cerimonia di addio seguirà un formato più semplice rispetto ai precedenti, in linea con la volontà di Francesco. Una delle principali modifiche riguarda l’eliminazione delle esposizioni elaborate della salma e l’utilizzo di una bara di legno, direttamente destinata alla venerazione dei fedeli. In questo modo, vengono aboliti i cerimoniali che prevedevano l’uso di bare multiple o complessi dispositivi.
Durante le cerimonie, verranno utilizzati appellativi più semplici, come "Papa", "Episcopus" e "Pastor", mentre nelle rubriche ufficiali si parlerà di «Romanus Pontifex», come previsto dal libro liturgico. Le Litanie dei Santi, che accompagneranno le esequie e i momenti più significativi della traslazione, sono state modificate per rispecchiare questa nuova linea di sobrietà. Inoltre, dopo la morte del Papa, cominceranno i Novendiali, ossia i nove giorni di Messe in suffragio. Anche questi riti saranno semplificati, in coerenza con le scelte di Francesco, che aveva voluto evitare cerimonie eccessive.
A differenza della tradizione che prevede la sepoltura dei Pontefici sotto l’altare di San Pietro, Papa Francesco ha scelto di essere sepolto in un angolo della Basilica di Santa Maria Maggiore, allontanandosi così dalla consuetudine che durava da secoli.
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