Caterina Balivo sotto la lente Rai. La Volta Buona rischia chiusura
Tanti i programmi Rai finiti sotto osservazione da parte dei Vertici: a rischio chiusura anticipata anche La Volta Buona di Caterina Balivo
Dopo lo stop a Liberi Tutti di Bianca Guaccero, i Vertici di Viale Mazzini hanno deciso di attenzionare i nuovi programmi Rai proposti in questo primo trimestre della nuova stagione. La sperimentazione degli innovativi progetti non è stata accolta in maniera positiva da parte del pubblico da casa alla luce dell’andamento non positivo degli ascolti tv. A finire sotto sorveglianza anche Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo e Chesarà... di Serena Bortone che rischiano la chiusura. Il primo ha sostituto il talk del martedì sera Cartabianca dopo l’addio di Bianca Berlinguer e il conseguente passaggio (decisamente fortunato) a Rete 4. La puntata del 7 novembre scorso ha ottenuto l’ennesimo crollo all’1.8% e 312.000 spettatori. Il secondo, invece, va in onda al sabato su Rai3 al posto de Le Parole di Massimo Gramellini (oggi su La7) e alla domenica nella fascia che fu di Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio.
Caterina Balivo rischia la sospensione: La Volta Buona chiude?
Come fa sapere ANSA, oltre a Macondo di Camila Raznovich, la Rai sta valutando una possibile chiusura per La Volta Buona di Caterina Balivo in onda dal lunedì al venerdì nella fascia post-prandiale del primo canale del servizio pubblico radiotelevisivo. Il proposito era quello di cercare di far affezionare il pubblico orfano di Oggi è un Altro Giorno di Serena Bortone (che andava bene e aveva creato una certa fidelizzazione da parte del pubblico) con l’introduzione del divano lungo al centro dello studio ereditato da Festa italiana, interviste, personaggi famosi, la copia degli affetti stabili della Bortone e le scatole dei ricordi che abbiamo già visto in Vieni da Me, ma nel format si sono riscontrati diversi punti di debolezza.
Cambiare tutto per non cambiare nulla: per una conduttrice che ha occupato un totale di dieci anni con tre programmi diversi ci si aspettava un seguito decisamente diverso. Così continua a non essere. Per cercare di non sprofondare in termini Auditel, la trasmissione è stata divisa in due parti con un’anteprima che dura più della messa in onda in sè. C’è pochezza nei contenuti proposti ai telespettatori di Rai1 e il focus di questo nuovo show non è ben chiaro a nessuno, probabilmente neanche alla Balivo stessa. Anche il clima con gli autori non sembra essere disteso: non sono mancate stoccate in diretta da parte della presentatrice.
Il direttore dell’Intrattenimento Daytime Angelo Mellone aveva dichiarato qualche mese fa in Commissione di Vigilanza Rai di volere un programma più competitivo rispetto a Oggi è un Altro Giorno, ma essendo il pubblico sovrano non gli sta dando ragione. Forse era meglio lasciare la trasmissione della Bortone su Rai1 che nell’ultimo anno aveva sfiorato una media del 16% di share. Il primo anno aveva fatto poco più del 12%, dato giustificabile essendo un volto completamente nuovo arrivato su una rete inedita per lei, ma l’11%, il 12% o il 13% di share non può essere giustificato per Caterina Balivo, padrona di casa della fascia delle 14:00 del primo canale complessivamente da un decennio.
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