Caso Morgan, l’avvocato di Angelica spiazza: attacco a Ballando con le Stelle

Pubblicato il 14 Luglio 2024 alle 14:12

Maria Nirta, avvocato di Angelica, ha rotto il silenzio sul caso Morgan facendo delle confessioni incredibili. Ecco cosa ha rivelato.

Caso Morgan, l’avvocato di Angelica spiazza: attacco a Ballando con le Stelle

In questi giorni si sta molto parlando di Morgan e delle denunce che pendono a suo carico sporte dalla sua ex Angelica, la cantautrice attualmente impegnata con il cantante Edoardo D’Erme, in arte Calcutta. La donna ha denunciato Marco Castoldi per stalking e revenge porn. Il cantante non ha esitato a rispondere a tutta la faccenda con dei contenuti social piuttosto pungenti. Alla luce di tutto questo, l’avvocato della donna ha deciso di fare un po’ di chiarezza sulla faccenda. Nel corso di un’intervista per Fanpage.it, infatti, ha svelato dei retroscena in merito a questo contenzioso, ma non solo. Il legale ha sferrato anche un durissimo attacco contro la Rai e Ballando con le Stelle.

Il duro attacco dell’avvocato di Angelica contro la Rai e Ballando con le Stelle

L’avvocato di Angelica ha fatto delle confessioni in merito a quanto sarebbe realmente accaduto tra la sua assistita e Morgan. In particolar modo, il legale ha ammesso che la prima denuncia sia stata sporta nel maggio del 2020, tuttavia, ci furono degli imprevisti:

"Solo che c’è stata una declaratoria di incompetenza territoriale, quindi il processo si è incardinato a Monza, poi il giudice ha reputato che la maggior parte delle condotte, che integravano soprattutto il reato di cyberstalking, si fossero consumate a Merate, sotto la giurisdizione del tribunale di Lecco, così il processo è stato traslato lì. Tutto questo avveniva nel luglio del 2021 e pertanto dal 2021 abbiamo avuto il rinvio a giudizio il 23 ottobre del 2023, quando i termini erano lungamente espirati.

Dopo questo evento, poi, Morgan ha preso parte a Ballando con le Stelle, pertanto, è stato chiesto all’avvocato se lo staff del programma sia stato messo al corrente di tutta la faccenda. Ebbene, a tal proposito, il legale ha replicato dicendo:

"All’epoca fummo costretti a scrivere a Ballando con le stelle e la Rai ci ignorò, gli diedero spazio nonostante le nostre due lettere di diffida. La tv pubblica permise a questa persona di criticare il ghosting e così, sempre con fare romantico e poetico disse che il ghosting, cioè il fatto che una persona sparisca e non ti dia spiegazioni, doveva diventare reato. Morgan disse che è normale che una persona innamorata voglia a tutti i costi parlare, spiegare e convincere e che è sbagliato che l’altra persona si sottragga alle spiegazioni. È una delle cose più raccapriccianti che mi sia mai capitato di vedere, perché noi alle vittime di violenza consigliamo sempre di non presentarsi all’ultimo appuntamento, mentre il servizio pubblico ha dato degli input differenti".

Altri retroscena su Morgan e Angelica: nessun accordo e denuncia a Selvaggia Lucarelli

Nel corso dell’intervista, poi, è stata fatta luce anche su alcuni fatti recenti, come la foto pubblicata da Morgan in cui annuncia la volontà di denunciare Selvaggia Lucarelli mentre sullo sfondo c’è proprio la strada in cui vive Angelica. Come è possibile che Morgan fosse a pochi metri dall’abitazione della donna che lo avesse denunciato per stalking? A tal proposito, l’avvocato Maria Nirta si è detta assolutamente esterrefatta, non credeva che Marco Castoldi potesse arrivare a tanto. Secondo il suo punto di vista, il cantante ha agito in tale modo in quanto sapeva che annunciare una denuncia contro la Lucarelli, ponendo sullo sfondo la via dove abita Angelica, avrebbe fatto molto più hype, come infatti è accaduto.

L’avvocato, inoltre, ha anche chiarito che, al momento, non esistono i presupposti per effettuare un accordo tra le parti in quanto manca un requisito fondamentale, ovvero, la fiducia nei riguardi di Morgan. Inoltre, il legale ha commentato anche i recenti post del cantante pubblicati sui social:

"Nei confronti del signor Castoldi noi non abbiamo mai nutrito questa fiducia, per cui ogni accordo diventava impossibile. I post con cui è intervenuto nei giorni scorsi, il modo di apostrofare la signora Schiatti, il suo essere sessista e misogino, ci fa credere che la nostra decisione sia stata quella giusta e che semmai vi fosse stato un accordo non so poi quali ripercussioni si poteva avere. Mentre una sentenza, lo sappiamo, funge da deterrente verso certi atteggiamenti"


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