Bake Off Italia, Gerardo Abbandonato dopo l’eliminazione: ’non ho acceso il forno per due mesi’
In seguito all’eliminazione, Gerardo Abbandonato racconta l’esperienza a Bake Off Italia, con chi ha legato di più e i suoi progetti futuri con il sogno della ’pastry-chemist’.
L’edizione 2021 di Bake Off Italia continua a regalare golosità, emozioni e colpi di scena. Purtroppo per Gerardo Abbandonato si è conclusa l’avventura nel talent show di Real Time. Il 35enne di Pignola (Potenza) ha concesso un’intervista a Tvpertutti nel quale ha svelato alcuni retroscena riguardanti non solo la sua esperienza personale nel programma più dolce della tv ma anche i suoi progetti futuri in seguito alla sua eliminazione da Bake Off.
Dagli inizi all’eliminazione a Bake Off Italia, il racconto emozionante di Gerardo
Grazie mille per l’intervista concessa. Partiamo subito illustrando ai lettori come ha mosso i primi passi nel mondo della pasticceria e cosa l’ha condotta a prendere parte a Bake Off Italia 2021?
Ho iniziato con la pasticceria durante il dottorato a Pisa quando, un po’ per gioco, dopo aver comprato un libro sui cupcake, insieme a un gruppo di amici abbiamo deciso di provarli tutti. Così è nata l’ossessione “cupcake per un anno” dove quasi ogni settimana ho sfornato una tipologia differente. Ho scoperto questo mondo che in qualche modo ha riacceso il ricordo di mia madre, appassionata di pasticceria, che avevo perso vari anni prima.
Andare a Bake Off Italia è stato un sogno che ho tentato per tre anni e solamente nel 2021 ho avuto la possibilità di essere selezionato e realizzare. Ho, infatti, iniziato ad approfondire il lato scientifico della pasticceria (da tempo curo sul mio profilo instagram gerardo.bakeoff9 una rubrica #chimicainpasticceria) e quale occasione migliore di questo talent show per mettermi in gioco con un approccio “differente” visto il contesto così fervente da potermi confrontare con appassionati e maestri del mestiere?
Purtroppo la sua avventura si è interrotta all’undicesima puntata. Cosa ha provato nel fare le valigie e dire addio ai suoi compagni? C’è qualcuno o qualcuna con cui ha legato in maniera particolare?
Sicuramente lasciare il tendone è stato un dispiacere ma essere arrivato così avanti nelle puntate è stata una grandissima soddisfazione anche un po’ inattesa considerando che il primo obiettivo quando sono entrato era “non uscire alla prima puntata!”. Non perché non mi ritenessi all’altezza, ma sono fatto così. Sottopongo le mie capacità sempre al “dubbio metodico”. Non avere mai dubbi e credersi già arrivati non permette di crescere.
Dubbio dopo dubbio sono arrivato orgogliosamente fino a questo punto, a testa alta e con idee che puntavano a essere innovative e particolari. E sebbene triste, ma consapevole della correttezza della decisione dei giudici, andando via non ho detto ADDIO ai miei compagni... ma solo un ARRIVEDERCI, perché quanto abbiamo condiviso non è un’esperienza che si può circoscrivere lì, ma verrà custodita gelosamente nel cuore molto a lungo. Una persona con cui ho molto legato… direi Pedro (si è visto anche nella puntata della sua eliminazione).
Una curiosità, qual è il suo dolce preferito in assoluto?
É un dolce austriaco molto semplice ma che io trovo gustosissimo: il KAISERSCHMARRN, una sorta di grosso pancake fritto servito a pezzettoni con una purea di mele (in Austria) o una confettura di prugne (in Germania) e zucchero a velo.
Gerardo Abbandonato, dalla prova più dura ai progetti dopo Bake Off
Tra tutte le sfide affrontate, qual è stata la più ardua e quale invece quella più stimolante?
Sebbene ogni sfida abbia avuto i suoi ostacoli da superare, quindi stimoli per imparare qualcosa di nuovo, ho trovato particolarmente difficile il dolce con aglio nero, peperoncino e sale della quarta puntata. La più stimolante, da un punto di vista emotivo, se la battono la prova greca (miele, uva e yogurt), l’oktoberfest e la torta con messaggio mentre da un punto di vista scientifico/intellettuale è stata sicuramente la torta verde, quando ho estratto la clorofilla in puntata.
Cosa le ha lasciato in eredità questo percorso all’interno del talent show di Real Time?
Durante questa esperienza sono cresciuto tanto nella consapevolezza di me. Ho iniziato il percorso per imparare a controllare l’ansia ma soprattutto sono riuscito a conciliare le varie sfaccettature della mia personalità (la scienza e la pasticceria, qualche sprazzo di cultura letteraria, la passione per il ballo, il canto, tanto ironia, autoironia e divertimento…) che nella quotidianità non mostro quasi mai tutte insieme ma che, nella loro totalità, mi hanno fatto capire il loro potenziale. E poi non posso tralasciare i rapporti umani che ho stretto e che, più di ogni altra cosa, hanno dato valore a questa esperienza insieme all’affetto e al tifo di tutti coloro che mi hanno seguito e sostenuto da casa.
Lei è sicuramente tornato a casa con un bagaglio ricco di esperienze che sicuramente non scorderà mai. Quali sono i suoi progetti futuri? Continuerà a realizzare dolci oppure si dedicherà a tutt’altro?
Sarò sincero: tornato a casa non ho acceso il forno per due mesi! E per il futuro, non ho come sogno quello di aprire una pasticceria, ma mi piacerebbe unire la mia formazione scientifica con la pasticceria per diventare, chissà un giorno, un pastry-chemist, un chimico-pasticciere nel senso di un divulgatore di chimica in pasticceria e per questo motivo continuerò con gli approfondimenti nella mia rubrica scientifica e le mie “sperimentazioni dolciarie” o, come le ho sempre chiamate “CAKEXPERIMENTS” (il nome originario del mio profilo instagram).
ARGOMENTI: Bake Off Italia
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