Ascolti TV, Reazione a Catena con Insegno danneggia TG1: è ora di cambiare

Pubblicato il 24 Ottobre 2024 alle 18:30

Pino Insegno sostituito a Reazione a Catena? Spuntano 4 nomi in corsa. Intanto il game show continua ad essere superato da La Ruota della Fortuna: nuovo focus ascolti TV

Ascolti TV, Reazione a Catena con Insegno danneggia TG1: è ora di cambiare

Il ritorno da più di un anno di Pino Insegno in Rai non sta portando i risultati sperati e Reazione a Catena sembra affondare gli ascolti TV di Rai1 e TG1. Nonostante le aspettative e il tentativo di sperimentazione, il programma condotto da Insegno ha registrato dati Auditel poco lusinghieri, perdendo terreno rispetto alla concorrenza e mettendo in crisi l’intera fascia preserale del primo canale. A confermare questa debacle è una recente analisi de Il Foglio, che mette in evidenza i numeri e i problemi di una conduzione che sembra non aver colto nel segno.

Secondo gli ascolti TV Rai, Reazione a Catena ha perso ben cinque punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con Marco Liorni alla conduzione, un calo significativo che sta penalizzando il TG1. La situazione è resa ancora più preoccupante dal fatto che la concorrenza, rappresentata da La Ruota della Fortuna di Gerry Scotti su Canale 5, continua a dominare la fascia oraria preserale, lasciando il programma Rai a rincorrere.

Questa situazione sta causando una vera e propria emorragia di spettatori, non solo per Reazione a Catena ma anche per il telegiornale di punta della Rai che soffre la mancanza di un adeguato traino. Un telegiornale, come sottolineato dall’analisi de Il Foglio, dipende fortemente da una buona fascia oraria precedente, e in questo caso il fallimento di Reazione a Catena sta trascinando a picco anche il notiziario.

Pino Insegno, una scelta divisiva: deve essere sostituito a Reazione a Catena

L’analisi non si limita ai soli dati Auditel, ma mette in luce anche il problema della scelta di Pino Insegno come conduttore. Il personaggio continua a dividere l’opinione pubblica; è tornato in Rai dopo anni di assenza con una narrativa personale che ha spesso sottolineato come fosse stato "escluso" in passato. Questo ritorno, però, non sembra aver convinto né il pubblico né i critici. La conduzione di Insegno è poco adatta al format di Reazione a Catena. Con il suo stile non è riuscito a creare un legame con il pubblico di Rai1, risultando anzi divisivo.

Un ulteriore elemento che ha sollevato critiche è l’idea, diffusa in vari ambienti, che la presenza di Insegno su Rai1 sia legata alla vicinanza del conduttore con ambienti politici, in particolare con il governo di Giorgia Meloni. Questo legame, sebbene non confermato ufficialmente, è stato spesso evocato come giustificazione per la scelta di puntare su di lui per la conduzione di Reazione a Catena.

Reazione a Catena ha bisogno di un nuovo conduttore: cercasi volti

Alla luce dei dati e delle critiche crescenti, diventa evidente che la sperimentazione con Pino Insegno non sta funzionando. Reazione a Catena ha perso gran parte del suo appeal, e la Rai rischia di pagare un prezzo altissimo in termini di ascolti e di immagine. Come svelato da Dagospia, i numeri in crisi di Reazione a Catena starebbero costringendo i Vertici Rai a una riflessione sul futuro del game show. Pino Insegno sarà sostituito? Non è stato ancora confermato e nemmeno silurato: "Scalpitano per quel ruolo almeno quattro nomi, tutti in pista anche se per ragioni differenti, da Flavio Montrucchio a Massimiliano Ossini, da Alessandro Greco a Gabriele Corsi".


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