Ascolti finale Sanremo 2025, Conti batte ogni record ma non Amadeus: focus e analisi

Pubblicato il 16 Febbraio 2025 alle 10:08

Focus e ascolti TV della finale di Sanremo 2025: la 75esima edizione condotta da Carlo Conti ha battuto ogni record tranne quello della finale che rimane nelle mani di Amadeus

Ascolti finale Sanremo 2025, Conti batte ogni record ma non Amadeus: focus e analisi

Gli ascolti TV della finale del Festival di Sanremo 2025, trasmessa sabato 15 febbraio su Rai1, hanno registrato un risultato eccezionale: una media di 13.427.000 spettatori con uno share del 73,1%. Dati che confermano, ancora una volta, il forte seguito dell’evento musicale più importante d’Italia e il successo di Carlo Conti. Sembrava impossibile fare meglio, in termini Auditel, di Amadeus e invece il direttore artistico e conduttore della 75esima edizione ci è riuscito ma non nella serata finale. Nel dettaglio, Sanremo Start è stato visto da 13.883.000 spettatori pari al 60.5%; la prima parte (21:22/23:30) ha raccolto 15.590.000 spettatori pari al 68.8% e la seconda parte (23:36/1:59) da 10.695.000 spettatori pari al 78.7%. Picco di ascolti in share all’1:56 con l’87.3% di share, al momento della proclamazione della vittoria di Olly. In valori assoluti alle 22:09 con 16 milioni 700mila spettatori (Carlo Conti e Alberto Angela presentano l’esibizione di Francesco Gabbani).

Oltre ai numeri da record, la serata ha lasciato dietro di sé una scia di polemiche e interrogativi, sia sul sistema di votazione, sia sulla gestione delle esibizioni dei concorrenti nelle diverse serate del Festival. Se da un lato il pubblico ha assistito a una serata ricca di emozioni, dall’altro non sono mancate le contestazioni. Il settimo posto di Giorgia è stato accolto con sorpresa e indignazione dai fan e dagli spettatori, che consideravano la cantante una delle principali candidate alla vittoria. Ancora più clamorosa la posizione di Achille Lauro, che si è fermato all’ottavo posto, generando fischi e proteste all’Ariston.

Il vincitore di Sanremo 2025 è Olly, un risultato che ha spiazzato molti appassionati della kermesse. Ma se si analizza la competizione con uno sguardo più critico, emerge un aspetto interessante: dietro il successo degli artisti negli ultimi anni, c’è una figura chiave che sembra ripetersi nei vincitori del Festival.

Marta Donà è la vera vincitrice di Sanremo: la strategia del successo

Più che il nome dell’artista vincitore, il nome che risuona sempre più forte negli ultimi anni è quello della manager Marta Donà. Per il terzo anno consecutivo, un artista sotto la sua gestione è salito sul gradino più alto del podio. Nel 2023 è stato Marco Mengoni, nel 2024 Angelina Mango, e quest’anno Olly. Non è un caso, considerando che nel 2021 la Donà era anche la manager dei Maneskin, vincitori di quell’edizione e poi trionfatori anche all’Eurovision.

Oltre alla sua capacità di costruire una narrazione vincente attorno ai suoi artisti, c’è un altro dettaglio: la disposizione strategica delle esibizioni nelle serate di Sanremo. Analizzando le ultime edizioni, emergono delle curiose coincidenze che sembrano avvantaggiare gli artisti gestiti dalla Donà. Nel 2024, Angelina Mango si è esibita nella terza serata, occupando uno slot centrale. I suoi principali competitor erano stati invece collocati nella seconda serata, finendo per «scannarsi» tra loro al televoto, riducendo così le loro percentuali rispetto a quelle della cantante. Un posizionamento favorevole che ha contribuito alla sua ascesa.

Nel 2025, lo stesso schema si è ripetuto con Olly: anche lui in terza serata, in uno slot centrale, mentre i concorrenti più forti si esibivano la sera precedente, auto-eliminandosi a vicenda nel voto del pubblico. Questo gli ha permesso di ottenere un risultato schiacciante al televoto. Nel 2023, Marco Mengoni ha avuto una posizione privilegiata già dalla prima serata, esibendosi in uno slot vantaggioso con un solo vero competitor, il quale però presentava una canzone senza ritornello e poco immediata. Nel frattempo, nella seconda serata, gli altri principali avversari venivano posti in una posizione meno favorevole: Lazza, ad esempio, si esibì con un giorno in meno di rilevamento streaming, concedendo un vantaggio a Mengoni nel costruire la sua vittoria.

Alla luce di ciò, viene spontaneo chiedersi se il Festival di Sanremo sia davvero una competizione completamente equa o se alcuni meccanismi interni possano favorire determinati artisti. È evidente che la posizione nella scaletta serale può influenzare significativamente il televoto e la percezione del pubblico.

Alessia Marcuzzi imbarazzante a Sanremo 2025: occasione sprecata

In questa finale di Sanremo 2025 i co-conduttori sono stati Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan. Se quest’ultimo ha dato prova di saperci fare, la Marcuzzi è stata imbarazzante mostrando un atteggiamento infantile e privo di significato. La conduttrice ha spezzato, in più occasioni, la liturgia delle presentazioni abbracciando chiunque cosa che Carlo Conti non ha apprezzato. Forse pensava di risultare simpatica, di viversi questa esperienza con la spensierateza con cui a vent’anni e poco più ha condotto il Festivalbar. Non ha fatto per niente ridere ed è stata un’occasione persa la sua co-conduzione. Inoltre neanche un accenno di promo al suo nuovo programma, Obbligo o Verità, che condurrà in prima serata su Rai2 da lunedì 25 marzo 2025.


ARGOMENTI: Festival di Sanremo - Carlo Conti