Upas, Fiorenzo Madonna su Eduardo e Clara: «Non perderei la speranza»

Pubblicato il 21 Novembre 2023 alle 19:10

Intervista esclusiva a Fiorenzo Madonna che a Tvpertutti racconta dei suoi progetti in corso, del suo personaggio Eduardo Sabbiese e di tanto altro ancora

Upas, Fiorenzo Madonna su Eduardo e Clara: «Non perderei la speranza»

Fiorenzo Madonna, attualmente presente in tv nei panni di Eduardo Sabbiese nella celebre soap opera «Un posto al sole», è uno degli attori più apprezzati del momento. La story line del suo Eduardo, dall’implicazione con la malavita all’amore che lo lega alla bella Clara, non fanno altro che tenere accesa la curiosità e il romanticismo dei fan di Upas, curiosi di scoprire come evolveranno le cose per lui. Fiorenzo, intervistato in esclusiva a Tvpertutti, ha avuto modo di parlare di questi aspetti, oltre che raccontare qualcosa di sé, soddisfacendo la curiosità dei suoi fan che, puntata dopo puntata, si scoprono sempre più affezionati all’attore.

Intervista al volto di Eduardo Sabbiese di Un posto al sole

Benvenuto a Tvpertutti Fiorenzo. In questi mesi il tuo personaggio di Un posto al sole si trova al centro dell’attenzione. Com’è vestire i panni di Eduardo Sabbiese e che opinione hai di lui?

«Ciao a tutti e, prima di tutto, grazie per questa intervista. Giocare la parte di Eduardo è un lavoro che amo e che trovo molto stimolante perché si tratta di un personaggio di grande complessità: la sua attività malavitosa e il ruolo che ricopre gli impongono una scorza dura e un fare talvolta violento; allo stesso tempo è un uomo capace di grande tenerezza e legato in maniera profonda alle persone a cui vuole bene e parlo, ovviamente, di Clara, Rosa, Damiano e del piccolo Manuel, ed è anche grazie alla bella amicizia che sul set si è creata con gli attori che interpretano questi personaggi che il lavoro che faccio per dare voce e corpo a Eduardo mi piace così tanto. Eduardo è una persona dal carattere forte, non è colto, ma è molto intelligente, ha fatto delle scelte difficili, ma ne è consapevole e, come tutte le persone intelligenti, è capace di dubitare. Non mi interessa avere un’opinione di lui, piuttosto, come attore, sono chiamato a sentirlo, a comprenderlo, in un senso più ampio.»

A far battere il cuore di Eduardo è la bella Clara, ma il rapporto tra i due non è stato così fortunato. Cosa puoi dire ai fan di questa coppia che sognano di rivedere i due nuovamente insieme?

«Sì, il rapporto con Clara è pieno di ostacoli non da poco, ma è un amore puro e sincero, che viene da lontano e brucia dentro di loro da molto tempo. Io non perderei la speranza, non voglio dire altro per scaramanzia.»

Sui social hai conquistato le simpatie di molti fan di questa serie. Sono numerosi i commenti positivi circa la tua bravura nell’interpretare Eduardo, e questo è merito anche dell’esperienza teatrale che hai coltivato negli anni. Hai altri progetti in ballo?

«Sono molto grato a tutte le persone che mi seguono e che manifestano affetto e stima nei miei confronti, ricevo quotidianamente molti messaggi da fan di “Un posto al sole” e questo mi fa estremamente piacere, contribuisce a rendermi una persona soddisfatta del lavoro che fa. Sono molto contento anche del fatto che mi si dica “si vede che vieni dal teatro”, per me è un motivo di grande orgoglio. Mentre rispondo a queste domande sono in viaggio con I Pesci, la compagnia teatrale che ho contribuito a fondare ormai quasi dieci anni fa e che con gioia chiamo “la mia compagnia”, stiamo portando a Milano due dei nostri spettacoli e questo mi rende molto felice. Da poco più di un anno collaboro anche con un altra compagnia, Ludovica Rambelli Teatro, che da anni porta avanti un lavoro molto particolare sulla tecnica dei tableau vivants, un lavoro molto diverso da quello a cui mi ero abituato negli ultimi anni, ma altrettanto bello e interessante. Ecco, continuare a lungo così, facendo crescere la ricerca che porto avanti in teatro e contemporaneamente lavorare anche per cinema e televisione è il mio progetto, ma anche uno dei miei sogni.»

Come è nato il tuo amore per il mondo dello spettacolo? Cosa avresti fatti nella vita se non fossi stato un attore?

«Tutto è nato per caso, avevo appena cominciato a studiare all’università e non avevo mai avuto alcun incontro col teatro se non da spettatore, ma sono sempre stato molto curioso per cui quando capitò l’occasione di prendere parte a un laboratorio di teatro-danza non mi tirai indietro. Mi trovai in un fantastico e variegato gruppo di artisti di varia provenienza, ero l’unico che non aveva alcuna esperienza, solo un forte desiderio di conoscenza di me stesso e del mondo. Ne fui rapito. Così è cominciato e non è mai finito. Non fosse successo mi piace pensare che sarei diventato un insegnante di filosofia alle scuole superiori, anche se da piccolo volevo fare l’astronauta.»

Ti definisci una persona riservata oppure uno che ama stare al centro dell’attenzione?

«Riservata con sporadici episodi di protagonismo.»

Quali sono le tue passioni, cosa fai quando non reciti?

«Amo cucinare, viaggiare, leggere, ascoltare musica, giocare a calcio e a scacchi, ma soprattutto passare del tempo con la mia famiglia.»

Chiudiamo l’intervista con una domanda insolitamente curiosa: quale personaggio di Un posto al sole, di sesso femminile, ti piacerebbe interpretare in un mondo parallelo e perché?

«Questa è una domanda difficile perché molti dei personaggi femminili di “Un posto al sole” sono donne dalla personalità decisa e determinata, ce ne sono di molto sensibili e di simpaticissime, ma c’è un personaggio, Diana Della Valle, che mi colpisce per il suo modo non stereotipato e estremamente indipendente di stare nelle relazioni con gli uomini e questo suo tratto mi fa propendere per questa risposta che, forse, vi stupirà.»


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