Striscia la Notizia vince in tribunale: salvo il libro contro Claudio Baglioni

Pubblicato il 17 Luglio 2023 alle 16:15

Il tg satirico di Antonio Ricci vince contro Claudio Baglioni: archiviata una parte della denuncia: il libro «Tutti Poeti con Claudio» non è stampa clandestina

Striscia la Notizia vince in tribunale: salvo il libro contro Claudio Baglioni

Non ci sono mai stati filtri nell’interpretazione della descrizione che Antonio Ricci ha sempre fatto di Claudio Baglioni. L’autore televisivo non ha mai fatto mistero di nutrire un’antipatia nei confronti del cantante, un fastidio che nasce da lontano. Con un comunicato stampa si è venuti a conoscenza della prima parte della denuncia archiviata di Claudio Baglioni contro Striscia la Notizia. Il libro "Tutti i Poeti con Claudio" non è stampa clandestina:

"Il gip di Monza, dott.ssa Elena Sechi, ha disposto l’archiviazione dell’ipotesi di ’stampa clandestina’, respingendo le istanze di Baglioni che voleva mandare a processo Antonio Ricci anche per il solo fatto di avere diffuso il libro in questione"

A settembre 2022 il giudice per le indagini preliminari aveva disposto che il volume non fosse più scaricabile dal sito di Striscia dopo che il cantautore aveva querelato per diffamazione la trasmissione. Secondo quanto riportato dai media, nell’inchiesta risultavano indagati Antonio Ricci, Enzo Iacchetti, Ezio Greggio e Antonio Montanari, alias il Mago Casanova, accusati di avere descritto il cantante "con termini tali da farlo passare come un disonesto che copia senza neppure dirlo".

Perché il libro di Striscia la Notizia contro Claudio Baglioni era stato sequestrato

Nell’ordinanza il gip Tenchio affermava che il libro di Striscia la Notizia accusa Baglioni di avere copiato testi di poesie di altri o comunque di essersi ispirato. Il sequestro era stato disposto per evitare la ripetizione del reato. In alcuni casi, sempre secondo il gip, non si poteva parlare di plagio perchè i testi delle opere "che sono stati messi a confronto con i testi delle canzoni di Baglioni appartengono ad autori come Oscar Wilde, Scott Fitzgerald, Garcia Lorca o Cesare Pavese, morti da più di 70 anni, periodo trascorso il quale decadono i diritti d’autore".

Dopo avere esaminato per bene tutti i documenti, il tribunale ha riconosciuto che il libro, tanto nella versione digitale quanto in quella cartacea, non può essere considerato uno stampato clandestino e ha quindi archiviato questo capo d’accusa:

"È una prima vittoria per Striscia la Notizia in questa nuova querelle con il cantautore romano. In attesa che Antonio Ricci e gli altri imputati nella causa per diffamazione possano far valere le proprie ragioni anche questa volta, ricordiamo che Claudio Baglioni già in passato aveva denunciato il papà del tg satirico per ben due volte, ma sempre senza successo, poiché è sempre stato accertato il corretto esercizio del diritto di satira da parte di Striscia la Notizia"


ARGOMENTI: Striscia la notizia