Simona Ventura a Oggi è un altro giorno mostra la sua foto da giovanissima

Pubblicato il 19 Aprile 2021 alle 17:07

Intervista nel salotto di Serena Bortone, Simona Ventura ha parlato della sua infanzia e di come era cagionevole di salute.

Simona Ventura a Oggi è un altro giorno mostra la sua foto da giovanissima

La nuova settimana di Oggi è un altro giorno si è aperta con due ospiti imperdibili: Simona Ventura e Alessio Boni. Dalla sua infanzia agli esordi in tv, la conduttrice di Game of Games si è raccontata senza filtri. In studio, inoltre, è stata mostrata una foto di una giovanissima Simona Ventura, risalente ai tempi della sua infanzia. Tempi in cui la conduttrice ha fatto intuire di aver trascorso felicemente, anche insieme ai suoi nonni.

Oggi è un altro giorno, l’infanzia di Simona Ventura: ’Ero timidissima’

Nel salotto di Oggi è un altro giorno, Serena Bortone ha intervistato Simona Ventura. Quando la conduttrice di Game of Games era piccolissima, le avevano chiesto di fare delle cose che però la madre non ha voluto farle fare: ’perché una bambina deve giocare. Poi devo dire che ha avuto ragione lei’.

I genitori di Simona Ventura vedevano per lei una carriera come professoressa di ginnastica e questo per via del fatto che la conduttrice ha sempre insegnato aerobica. Lo sport è stato decisamente importante per l’ex miss muretto. Anche se non sembrerebbe, da piccola Simona era timidissima e insegnare aerobica l’ha aiutata a tenere sotto controllo la timidezza: ’attraverso lo sport socializzavo’. In seguito è presente la foto di Simona Ventura da bambina. La conduttrice ha rivelato che aveva intenzione di far sparire quell’immagine per via della pettinatura definita ’stranissima’. (CONTINUA DOPO LA FOTO).

’Ero cagionevole di salute’: la rivelazione da Serena Bortone

In seguito Simona ha parlato della sua infanzia, vissuta per la gran parte del tempo in montagna con i suoi nonni. ’Ero una bambina cagionevole di salute’ ha svelato la conduttrice bionda che pochi mesi fa è stata colpita dalla Covid. ’i miei mi lasciavano in montagna. Per cui tutte le malattie, rosolia, morbillo, pertosse, le ho fatte tutte in montagna’. Ricordando i nonni, Simona ha detto che le hanno insegnato tanto.

La vita in campagna le piaceva. I genitori non le mancavano perché si divertiva a portare le mucche con il nonno Rodolfo. La nonna si chiamava Gelsomina ed è stata definita una donna speciale in quanto, al termine della seconda guerra mondiale, fu la prima donna ad andare a lavorare in un comune di una provincia di Bologna.


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