Serena Bortone addio a Rai1 con stoccata finale: «Siate sempre liberi»

Pubblicato il 30 Giugno 2023 alle 16:03

I saluti della conduttrice al pubblico del primo canale della Tv di Stato e chiusura definitiva per Oggi è un Altro Giorno. Serena Bortone non resterà con le mani in mano

Serena Bortone addio a Rai1 con stoccata finale: «Siate sempre liberi»

"Buon vento" Serena Bortone: con la puntata 586 (+ 1 Extra) di Oggi è un Altro Giorno si chiude la sua esperienza nel primo pomeriggio di Rai1. Pochi minuti prima di dare la linea a Sei Sorelle, la conduttrice ha confermato le indiscrezioni che si sono rincorse negli ultimi mesi con un lungo discorso di addio. I saluti finali della giornalista corrispondono alla chiusura definitiva per Oggi è un Altro Giorno, dopo tre stagioni, dal momento che non verrà riproposto a settembre 2023. La fascia post prandiale della prima rete sarà ricoperta dal nuovo programma di Caterina Balivo dal titolo La Volta Buona:

Sono stati tre anni impegnativi ma con tante soddisfazioni. Non finirò mai di ringraziarvi e ringraziare gli autori che hanno condiviso i pomeriggi con me. Ringrazio i direttori di rete che si sono succeduti, tutta la produzione e tutto lo studio 3 del Centro Produzione tv Raffaella Carrà. Per tre anni questo è stato uno spazio libero. Abbiamo portato nelle vostre case migliaia di vite, un pezzetto di ognuna resterà per sempre con me e con voi. Abbiamo illuminato artisti, valorizzato la memoria, presentato la contemporaneità, sostenuto storie di coraggio. Vi abbiamo informato sull’attualità

Infine una stoccata contro tutti i detrattori, le nuove direttive e la soddisfazione per gli ascolti di Oggi è un Altro Giorno:

"Abbiamo vinto la scommessa di portare tante letteratura, la musica classica, la lirica. Voi ci avete seguito sempre più numerosi e questo è il mio più grande orgoglio. Aver sconfitto quel pregiudizio arrogante e stolto, secondo cui il pubblico televisivo non è in grado di apprezzare quella che con un certo razzismo intellettuale viene chiamata la cultura alta. Il popolo, l’Italia e gli italiani sono più avanti di come talvolta li si voglia rappresentare ed è anche per questo che le nostre migliaia di ospiti sono stati diversi fra loro perché il servizio pubblico è pluralismo, inclusione e sostegno alla fragilità. Aver alzato, e di molto, gli ascolti di questa fascia è la conferma ultima che avevamo ragione. Vi lascio con un augurio che è anche un’esortazione... Siate liberi, autentici, a qualsiasi prezzo"

Serena Bortone: Oggi è un Altro Giorno chiude per sempre dopo decisione dei nuovi Vertici

Serena Bortone termina così l’avventura che all’inizio sapeva di grande scommessa. Il programma, puntata dopo puntata, si è plasmato ad immagine e somiglianza del suo pubblico, alla ricerca di un po’ di intrattenimento e leggerezza a quell’ora, ma anche di riflessione e di informazione. La padrona di casa si è adattata alle esigenze di Rai1, ma senza tradire le sue origini da giornalista e il suo background professionale. Questo ha fatto in modo di riuscire a fidelizzare sempre più pubblico facendo alzare gli ascolti tv (dal 12.4% della prima edizione al 14.3% della seconda fino all’attuale che si aggira attorno al 14-15% di share). Nonostante i numeri, il rotocalco non ha convinto parte dei nuovi Vertici Rai, decisi a riportare maggiore sobrietà e a diffondere la propaganda della natalità con spot ad hoc (già iniziati nella mattinata di venerdì 30 giugno 2023 su Rai1 e che ha già fatto storcere il naso sui social).

Serena Bortone torna su Rai3 al posto di Massimo Gramellini

Fatta fuori dalla fascia post prandiale di Rai1, Serena Bortone non rimarrà con le mani in mano ma torna su Rai3, rete che l’ha lanciata al timone di Agorà. L’ex volto del primo canale del servizio pubblico radiotelevisivo condurrà Le Parole, il programma condotto da Massimo Gramellini (dalla prossima stagione tv a La7 con nuova trasmissione). La conduttrice occuperà l’access prime time del sabato e raddoppierà alla domenica al posto di Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio (sbarcato sul canale NOVE) e prima di Report di Sigfrido Ranucci.