Morto Riccardo Laganà: causa decesso del consigliere d’amministrazione Rai

Pubblicato il 10 Agosto 2023 alle 10:45

Commozione e sgomento per la prematura scomparsa di Riccardo Laganà, il consigliere d’amministrazione del servizio pubblico radiotelevisivo

Morto Riccardo Laganà: causa decesso del consigliere d’amministrazione Rai

Rai in lutto. Nella notte tra mercoledì 9 e giovedì 10 agosto 2023 è morto Riccardo Laganà, consigliere di amministrazione del servizio pubblico radiotelevisivo. Sgomento e commozione tra i dipendenti di cui l’uomo era il rappresentante. Era stato confermato al suo secondo mandato nel Consiglio d’ammistrazione Rai. La Presidente Rai Marinella Soldi e l’Amministratore Delegato Roberto Sergio si sono fatti interpreti del cordoglio del CdA, del direttore generale e di tutti i lavoratori Rai per la dipartita prematura a soli 48 anni di Riccardo Laganà:

"L’improvvisa scomparsa di Riccardo Laganà è un dolore profondo per tutta la ’sua’ Rai, di cui è stato orgogliosamente parte e che ha rappresentato nel Consiglio di Amministrazione, dando voce a chi, con il proprio lavoro, fa vivere quotidianamente il Servizio Pubblico. Nel suo ruolo di consigliere di amministrazione Laganà ha sempre rappresentato, con determinazione e fermezza, ma con lealtà e grandissimo senso di responsabilità, il punto di vista dei lavoratori Rai, per un’azienda che desiderava fosse realmente un punto di riferimento autorevole per i cittadini e per la quale si è sempre speso generosamente in prima persona"

Rai piange la morte di Riccardo Laganà a soli 48 anni: causa del decesso

Nato a Roma nel 1975, assunto nel 1996 in Rai in cui ricopriva il ruolo di tecnico della produzione all’interno del Centro di Produzione di Roma, Riccardo Laganà è morto a soli 48 anni a causa di un infarto. Nel luglio 2018 è stato eletto componente del Consiglio di Amministrazione a seguito della votazione dell’Assemblea dei dipendenti di Rai S.p.A.. A giugno 2021 ottiene la conferma della carica in qualità di componente espresso dall’Assemblea dei dipendenti.

Da sempre attivo per la tutela dei valori fondanti della Rai, ha collaborato con diversi movimenti e associazioni, tra le quali Articolo 21, Move On Italia, Associazione Stampa Romana, Libertà e Giustizia, Appello Donne e Media, Assoprovider, Libera Cittadinanza, Net Left.

Nel 2011 ha istituito la piattaforma web «lndigneRAI» con il fine di creare uno spazio aperto di ascolto e confronto sulla Rai e dibattere sulle principali questioni riguardanti il Servizio pubblico, in particolare in tema di lavoro. La piattaforma è diventata in pochi anni punto di riferimento per dipendenti, cittadini e organi di stampa. Nel 2015 ha fondato l’associazione Rai bene Comune, finalizzata alla tutela del servizio pubblico radiotelevisivo, e ne diviene Presidente.