Reazione a Catena, le Amiche in Onda dopo l’eliminazione: «grande avventura»

Pubblicato il 15 Ottobre 2023 alle 18:41

Valeria, Donatella e Mariluna parlano dell’esperienza a Reazione a Catena e rivelano come spenderanno la vincita conquistata

Reazione a Catena, le Amiche in Onda dopo l’eliminazione: «grande avventura»

In questa lunga stagione di Reazione a Catena 2023 hanno lasciato il segno il trio pugliese conosciuto con il soprannome di ‘Amiche in Onda’. Dal 29 settembre fino al 13 ottobre, Mariluna, Donatella e Valeria hanno contribuito a rendere il game show di mamma Rai ancora più avvincente del solito. Archiviata questa avventura, le ragazze hanno raccontato a noi di Tvpertutti.it dell’esperienza vissuta, di Marco Liorni, dei loro progetti in cantiere e cosa faranno con il montepremi conquistato.

Intervista alle Amiche in Onda, le super campionesse di Reazione a Catena 2023

La vostra parentesi a Reazione a Catena è durata quindici giornate e siete state campionesse per quattordici puntate. In totale avete vinto otto volte, per un totale di 117.498 euro in gettoni d’oro. Come valutate questa esperienza e cosa vi ha lasciato dentro?

«Reazione a Catena è stata tra le parentesi migliori della nostra vita: già un anno fa, scherzando, meditavamo di partecipare di persona e non soltanto dal divano di casa! Entrare negli studi di registrazione è stato decisamente emozionante: abbiamo vissuto questa esperienza da grandi fans del programma; all’inizio eravamo un po’ timorose ma col tempo e, soprattutto, con il calore dello staff della Rai di Napoli, ci siamo sciolte senza riserve! Tornare a casa dopo aver vissuto così a pieno questo gioco meraviglioso è più che soddisfacente: è indimenticabile.»

Siete tra le campionesse più in gamba di questa edizione di Reazione a Catena, non a caso detenete il record del più alto numero di parole conquistato a L’Intesa Vincente. Qual è il segreto del vostro straordinario successo?

«Non c’è un vero e proprio “segreto”, solo tantissimo allenamento: la nostra è un’Intesa Vincente soprattutto nella quotidianità, nel nostro esserci sempre l’una per l’altra. Prima ancora di essere “in Onda”, siamo infatti Amiche. Ci siamo supportate tantissimo durante estenuanti pomeriggi di allenamento, tra l’altro quasi mai in presenza, poiché ciascuna di noi vive in posti diversi d’Italia per la maggior parte dell’anno. Con grande pazienza e voglia di mettersi alla prova abbiamo visto spesso tante puntate del programma e cercato modi semplici di definire le parole più disparate; è stata una grande avventura, la più divertente mai vissuta.»

Tra tutti i giochi, qual è stato il vostro preferito e quale quello che avreste evitato volentieri?

«Non ci sono assolutamente giochi che avremmo evitato: sono stati tutti stupendi da vivere, ma se dovessimo dire quali potrebbero essere i nostri preferiti, forse diremmo il QDCP (Donatella soprattutto, il suo guizzo è stato fondamentale), le Catene Musicali (siamo tutte e tre grandi appassionate di musica) e anche il Caccia alla Parola (Valeria ne ha dato prova più d’una volta). Una menzione speciale va all’Intesa Vincente, che è senza dubbio il gioco più adrenalinico e difficile, dal momento che tutto può cambiare in una manciata di secondi - letteralmente.»

Avete già deciso come spendere il montepremi conquistato?

«Siamo ragazze normalissime che hanno obiettivi semplici, tipici di qualsiasi ragazzo/a che voglia vivere a pieno la sua vita: in onore al nostro legame, ci piacerebbe fare una bella vacanza tutte e tre, magari in un paradiso tropicale, per ripagarci dello stress post-allenamento… per il resto, potremmo mettere da parte qualcosa per valutare l’acquisto di un’auto o per iniziare a pensare a una casa: siamo infatti tre ragazze che amano l’indipendenza e l’autonomia.»

Che effetto fa ritrovarsi davanti a Marco Liorni e a giocare davanti alle telecamere della Rai?

«Indubbiamente ha il suo peso stare davanti alle telecamere: abbiamo cercato di non far trasparire tutta la nostra agitazione durante il gioco. Registrare una puntata è come salire sulle montagne russe: nei primi giochi ti diverti tantissimo e ti senti molto a tuo agio (complice la bellissima squadra della produzione di RAC), ma al momento dell’Intesa e della Catena Finale c’è tantissima, troppa adrenalina. È molto difficile tenere a bada l’emozione e mantenere un alto grado di concentrazione: provare per credere. Per quanto riguarda Marco Liorni, è un presentatore eccellente e un grandissimo professionista della televisione: si vede che ama il suo lavoro ed è una persona squisita e alla mano con tutti. Un grande, non perde occasione per scherzare e alleggerire la tensione!!!»

Com’erano le vostre giornate durante la competizione? Avete visitato Napoli?

«La città è meravigliosa, abbiamo avuto la fortuna durante la registrazione delle puntate di godere di un week-end a Napoli. Che dire, una metropoli ricca di cultura, bellezza, gioia, e soprattutto un luogo dove la buona cucina regna sovrana: abbiamo approfittato di questo particolare aspetto con molto piacere. Le nostre giornate di registrazione sono state tutte bellissime, al mattino o alla sera avevamo il piacere di conoscere le altre squadre in gara. Abbiamo incontrato persone deliziose provenienti da ogni parte d’Italia, stringendo bei rapporti: partecipare a RAC è come essere in una grande famiglia. Negli studi RAI abbiamo conosciuto professionisti di grandissimo valore: dalle costumiste che cercano il look migliore per te, ai truccatori e parrucchieri, bravissimi e simpaticissimi, sempre a disposizione con consigli meravigliosi, a tutto il personale nello studio di registrazione, attento al minimo particolare, agli autori del programma, che fanno un lavoro spettacolare per rendere il gioco sempre nuovo e frizzante: in una parola, FE-NO-ME-NA-LI.»

Sui social avete ottenuto una vasta visibilità. Ve lo sareste mai immaginato di raggiungere questo successo?

«Per noi questa è un’esperienza del tutto nuova: è difficile averne piena consapevolezza; tuttavia è strabiliante ricevere i messaggi di affetto di tantissime persone che seguono il gioco e di telespettatori affezionati al programma che si complimentano con noi; ci è capitato di essere riconosciute come partecipanti al programma in contesti normalissimi, e questo ci ha sorpreso ogni volta. Stupendo anche tutto l’affetto ricevuto nei nostri luoghi d’origine, dove siamo state letteralmente sommerse da stima e allegria: in tantissimi hanno fatto il tifo per noi, e questo ci riempie di felicità e di orgoglio.»

Dove vi immaginate da qui ai prossimi cinque anni?

M.: «In realtà immagino poco di diverso da ciò che vivo adesso: desidero continuare il lavoro che ho sognato per una vita, spendendomi al cento per cento come docente; sarebbe bellissimo farlo nella mia terra d’origine, la Puglia, anche per potermi avvicinare alla mia famiglia, che amo tantissimo.»

D.: «Nei prossimi anni ciò che desidererei di più è una maggiore stabilità: adoro il mio lavoro come ricercatrice sanitaria, e uno dei miei sogni, in parte già realizzato, è continuare a svolgere questo lavoro al Sud, nella mia madre terra, continuando a coltivare i miei affetti e le mie conoscenze. Per il resto, ho già ciò che è più importante nella vita: famiglia e amicizia non mi lasciano mai.»

V.: «Anche per me vivere al Sud sarebbe un sogno, amo oltre ogni cosa il luogo dove sono nata e dov’è la mia splendida famiglia e i miei amici. Da qui a cinque anni spero tantissimo di lavorare in Biblioteca: sono un’appassionata di questo lavoro e avendo da poco concluso la Laurea in Lettere Classiche, poter lavorare da umanista sarebbe meraviglioso, anche se difficile.»

Ritornerete a Reazione a Catena un giorno? Magari in occasione di un eventuale Torneo dei Campioni 2023?

«Sarebbe stupendo, naturalmente! Soprattutto per conoscere di persona altre grandi squadre di RAC. Chissà! Se dovesse accadere, non potremmo esserne più felici e onorate.»

Ora che vi siete lasciate alle spalle questa avventura, avrete senz’altro ripreso in mano i vostri lavori e progetti. Ci parlate un po’ di voi? Ci piacerebbe conoscervi meglio.

M.: «Torno con piacere a lavorare a Mantova, una bellissima città, e ai miei studenti, a cui sono affezionata; dopo aver preso la Laurea e il Dottorato di Ricerca in Filosofia tra Università del Salento e la Sorbona di Parigi, ho preso la Specializzazione come Docente di Sostegno: un lavoro che svolgo con tantissima passione e impegno, senza mai risparmiarmi.»

D.: «M’immergerò con piacere e nuovamente nel mio lavoro presso l’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata, a Foggia, dove vivo al momento e a cui sono molto grata, dal momento che mi consente di lavorare nel campo di studi di mia preferenza, che amo moltissimo e non cambierei con nient’altro al mondo. Anche io infatti ho preso la Laurea in Biotecnologie nel Salento e ho poi aggiunto il Dottorato di Ricerca all’Università della Basilicata; questo mi ha permesso di rispettare le mie origini lucane e anche di vivere l’amore per la Puglia, la mia regione d’adozione: a entrambi i territori sono legata da profondo affetto.»

V.: «In questo momento, dopo Reazione, sto studiando e mi sto impegnando a fondo per i Concorsi Pubblici da Bibliotecario; come ho detto sarebbe un mio grande sogno diventare una professionista delle Biblioteche, forse provvederò anche a continuare la mia formazione con Master di II livello o Scuole di Specializzazione. Ho sempre avuto molti interessi, che coltivo con passione: ho amato fare studi classici, che mi hanno regalato immense soddisfazioni, e in particolare ho studiato Egittologia durante la Laurea, partecipando alla missione di scavo in Egitto della mia Università. Non posso dire che mi manchino gli stimoli per ampliare gli orizzonti della cultura: RAC è stato certamente fra questi.»

C’è qualcosa che vorreste aggiungere, magari un saluto ai vostri supporter?

«A tutti coloro che ci hanno onorato con il loro affetto, sui social e in particolare sul nostro profilo IG, mandiamo di ritorno un grandissimo bacio e un abbraccio caloroso; non ci saremmo mai aspettate tutto questo sostegno, ma riceverlo è stato una botta di vita immensa. Grazie, grazie e ancora grazie, dalle Amiche in Onda.»


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