Perchè Barbara d’Urso ha querelato Naike Rivelli? Sessismo e volgarità

Pubblicato il 15 Marzo 2024 alle 17:30

Barbara d’Urso rompe il silenzio sulla querela a Naike Rivelli: le gravi accuse rivolte dalla figlia di Ornella Muti alla conduttrice. Parlano i legali

Perchè Barbara d’Urso ha querelato Naike Rivelli? Sessismo e volgarità

Barbara d’Urso ha querelato Naike Rivelli. Nella giornata di giovedì 14 marzo 2024 si è tenuta un’udienza e dopo di questa l’avvocato della figlia di Ornella Muti aveva sottolineato come la conduttrice non avesse compreso le reali intenzioni della sua assistita, aggiungendo che nella loro difesa hanno cercato di mettere in evidenza il contesto goliardico nel quale Naike si è permessa di fare del sarcasmo su Maria Carmela. "Iniziamo a ristabilire alcune verità...", ha scritto Barbara d’Urso sui social condividendo i motivi reali per cui ha querelato Naike Rivelli.

La disputa ha un retroscena che va ben oltre il sarcasmo e l’ironia. Secondo quanto riportato dai legali dell’ex padrona di casa di Pomeriggio Cinque, la querela presentata non riguarda semplici siparietti ironici o sarcastici, ma dichiarazioni offensive e sessiste che hanno superato ogni limite. La denuncia, datata cinque anni fa, è stata avviata in seguito alle dichiarazioni pubbliche di Naike Rivelli, che apertamente accusava Barbara d’Urso di avere un amante in Mediaset. Tali dichiarazioni non solo erano prive di ironia, ma contenevano espressioni sessiste e volgari, riconosciute come offensivi anche dalla Procura di Alessandria, che ha deciso di processare la figlia di Ornella Muti per diffamazione aggravata.

Secondo quanto riportato nella lettera inviata all’Adnkronos dai legali di Barbara d’Urso, le esternazioni della Rivelli facevano parte di una campagna denigratoria ossessiva nei confronti della conduttrice, evidenziata da numerosi post e video-messaggi pubblicati prima e dopo la querela:

"Come puntualmente riportato anche nei capi di imputazione, la querela riguardava le dichiarazioni con cui Rivelli aveva pubblicamente sostenuto che Barbara d’Urso avesse ’un amante in Mediaset’, utilizzando espressioni sessiste e locuzioni di irripetibile volgarità, la cui valenza offensiva è stata riconosciuta anche dalla Procura di Alessandria che ha ritenuto di processare Rivelli per il delitto di diffamazione aggravata. Le esternazioni della Rivelli, come peraltro spiegato proprio in occasione dell’udienza di ieri, si inserivano per di più nel contesto di una ossessiva campagna denigratoria, attestata da numerosissimi post e video-messaggi contro Barbara d’Urso, che Rivelli ha pubblicato prima e anche dopo la querela, a riprova del suo intento assai poco ironico e per nulla sarcastico"

Nonostante una generica disponibilità alla composizione bonaria manifestata solo durante l’udienza, l’avvocato della d’Urso ritiene che ciò possa essere interpretato come un pentimento tardivo e poco sincero, considerando il tenore delle dichiarazioni successive della Rivelli riportate dalla stampa:

"La signora d’Urso non ha individuato quella che è l’ironia e il sarcasmo di Naike nel dire alcune cose su un siparietto di un momento della trasmissione di Pomeriggio 5, il primo video riguardava un intervento di Sgarbi dove si parlava del suo appeal sessuale e dove sia Sgarbi che la d’Urso scherzavano tra loro e Naike ha fatto un commento su quel modello di televisione, che in quel periodo aveva un enorme audience, e ha detto ’come è caduta in basso l’Italia che si guarda questi programmi trash’"

Naike Rivelli e l’amante di Barbara d’Urso: cosa aveva detto nel 2020

Nel 2020 sui social Naike Rivelli informava i suoi followers di avere ricevuto una querela da parte della d’Urso. Nel dettaglio, spiegò che nel contenuto incriminato parlava di un presunto amante di Barbara: «Io non ho detto che è vero, ho solo riportato un’indiscrezione. Forse non si è più liberi di esprimersi, il gossip è consentito solo nel suo salotto e non a casa propria. Oppure ha la coda di paglia?»