Pasqualino Maione su Maria De Filippi: «Non mi ha ancora chiamato»

Come sta Pasqualino Maione? L’artista sta passando un momento davvero brutto per la sua salute. Già da qualche settimana, infatti, erano apparsi dei suoi scatti sui social che lo mostravano con il viso gonfio, quasi irriconoscibile. Di recente ha rotto il silenzio sulla sua malattia, attraverso un’intervista fatta a Fanpage. Tra le altre cose ha svelato di avere ricevuto molte chiamate (da Marco Carta a Roberta Bonanno, da Marta Rossi a Cassandra De Rosa e Luca Zanforlin) ma non quella di Maria De Filippi: "Lei ancora no, ma magari non le è arrivata la voce".

Come sta oggi Pasqualino Maione? L’infezione al cervelletto non è ancora guarita

Ad oggi, le condizioni di salute di Pasqualino Maione sembrano essere migliorate. Sempre durante l’intervista, il cantante ha affermato che l’infezione al cervello sta regredendo, mentre il midollo osseo non è più attaccato dal virus. Pasqualino, inoltre, sta continuando le terapie a casa, ma il suo corpo è completamente trasformato a causa della drastica perdita di peso (30 chili) ed al gonfiore causato dal cortisone e dagli altri medicinali che sta assumendo. Il percorso di guarigione, però, si preannuncia lungo e tortuoso.

Secondo i medici, infatti, per sconfiggere questo male ci vorrà un lasso di tempo che varia da un anno ad un anno e mezzo, e durante questo periodo Maione dovrà recarsi in ospedale mensilmente per effettuare dei controlli. Inoltre, dovrà seguire delle terapie riabilitative, poiché ha perso molta massa muscolare. Inoltre, non può uscire di casa e deve indossare sempre la mascherina, per via delle difese immunitarie basse. Fortunatamente, non dovrebbero esserci dei danni permanenti. Per quanto riguarda il futuro, l’ex concorrente di Amici ha dichiarato: «Vorrei tornare a cantare. Non ho ancora provato, perché sono debole e non voglio sforzare le corde vocali».

Pasqualino Maione: dal Covid alla malattia al cervello

In più occasioni Pasqualino Maione ha raccontato di aver preso il Covid a Zante lo scorso anno e di averlo ricontratto dopo meno di un mese al rientro in Italia. Dopo una settimana di sintomi che non sembravano guarire in alcun modo, tra cui febbre alta, nausea, inappetenza e mal di testa, si è recato al pronto soccorso ed è stato ricoverato per trattare il virus. Tuttavia, a seguito di alcune analisi approfondite, i dottori hanno constatato che le problematiche di Pasqualino non erano collegate al virus e l’hanno trasferito al reparto malattie infettive del Policlinico di Napoli. Dopo ulteriori analisi, TAC e risonanze, gli operatori sanitari hanno riscontrato una meningite, causata dal fungo criptococco, escludendo quindi un’infezione da Covid-19. Per curare il fungo, Pasqualino Maione in ospedale ha trascorso diversi mesi, ma è stato dimesso prima delle feste natalizie per trascorrere il Natale in famiglia.