Padre Giulia Cecchettin, CTCF lo difende dalle polemiche e insulti

Pubblicato il 3 Marzo 2024 alle 19:30

Che Tempo Che Fa risponde alle polemiche per l’ospitata di Gino Cecchettin, padre di Giulia: perché è importante, secondo la trasmissione di Fazio, la sua presenza in tv

Padre Giulia Cecchettin, CTCF lo difende dalle polemiche e insulti

Ci risiamo! La notizia dell’intervista di Gino Cecchettin a Che Tempo Che Fa sta destando un clima polemico alla vigilia della puntata in onda stasera, domenica 3 marzo 2024, sul canale NOVE. Il padre di Giulia Cecchettin è stato preso di mira da non poche persone che si sono riversate sui profili social della trasmissione di Fabio Fazio in merito alla troppa esposizione mediatica. Per l’uomo si tratta di un ritorno nel programma per presentare Cara Giulia - Quello che ho Imparato da mia Figlia, scritto insieme allo scrittore Marco Franzoso e pubblicato da Rizzoli. Il libro rappresenta un toccante tributo alla giovane ragazza, una testimonianza del dolore e della forza di un padre che ha scelto di non restare in silenzio di fronte alla tragedia, ma di trasformare il suo dolore in azione, appellandosi alle famiglie, alle scuole e alle istituzioni affinché si faccia qualcosa per prevenire futuri atti di violenza.

In uno dei tanti passaggi esprime il suo desiderio che la tragedia che ha colpito la sua famiglia non si ripeta mai più e che il suo libro possa essere di aiuto a chiunque stia affrontando situazioni simili. Questo desiderio di aiutare gli altri attraverso la condivisione della sua esperienza personale è un atto di straordinaria generosità e compassione. La sua promessa di trovare la forza di resistere e lottare, ispirato dalla grazia e dalla semplicità di sua figlia, è un tributo commovente alla bellezza della vita di Giulia Cecchettin e al suo impatto positivo sulla sua famiglia e sul mondo intorno a lei.

Nel libro scritto da Gino Cecchettin vi sono i ricordi di sua figlia Giulia, una giovane brillante e piena di vita che aveva appena completato una tesi e sognava di diventare illustratrice di libri per bambini. Il suo sogno è stato spezzato brutalmente da un atto di violenza inaudita, ma il suo spirito vive attraverso le parole e le azioni di suo padre. Sono tante le polemiche contro Giulio Cecchettin e tra i commenti nel post in questione su IG di Che Tempo Che Fa, la produzione ha risposto al commento di un utente che ha scritto "Ancora?":

"Sì, ancora oggi, purtroppo, i casi di violenza di genere non sembrano arrestarsi, per questo parlare di un libro, scritto da chi ha lo ha vissuto direttamente, che affronta queste tematiche, ci sembra necessario"

Sulla sua ospitata vi sono pareri discordanti: oggi più che mai occorre sensibilizzare i telespettatori sull’importanza di combattere la violenza sulle donne e promuovere un cambiamento culturale che possa prevenire futuri tragici eventi, magari però dando voce anche ad altri genitori che hanno perso la propria figlia o a figli che hanno perso la propria madre. Giulia, purtroppo, non è stata l’ultima vittima di femminicidio. Dopo pochi giorni dalla sua uccisione altre donne hanno perso la vita a causa della violenza di uomini: Rita Talamelli, Meena Kumari e Vincenza Angrisano e Vanessa Ballan ammazzate tra novembre e dicembre 2023. Da gennaio 2024 al 27 febbraio 2024 altri 9 femminicidi in Italia: Rosa D’Ascenzo, Maria Rus, Delia Zarniscu, Ester Palmieri, Annalisa Risso, Nicoletta Zomparelli, Renée Amato, Maria Battista Ferreira e Sara Buratin uccise.

Gino Cecchettin a CTCF: a che punto è la vicenda giudiziaria di Giulia

Il ritorno di Gino Cecchettin da Fabio Fazio rappresenta un momento importante per condividere la sua storia e il suo messaggio di speranza e cambiamento. Già prima di Natale 2023, l’uomo aveva fatto un’apparizione a Che Tempo Che Fa, esprimendo il suo desiderio di amore e di azione contro la violenza sulle donne.

Scomparsa sabato 11 novembre 2023 in Veneto, il corpo di Giulia è stato ritrovato nei pressi del lago di Barcis, a Pordenone, dopo sette giorni di ricerche. Filippo Turetta è accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. Le indagini hanno evidenziato il carattere ossessivo e l’incapacità di Turetta di accettare la fine della relazione. Attualmente, è detenuto nel carcere di Montorio, in provincia di Verona.


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