Morto Er Patata: l’attore Roberto Brunetti aveva 55 anni
L’attore Roberto Brunetti, conosciuto da tutti con il nome d’arte Er Patata, è morto a soli 55 anni: è stato trovato senza vita nel suo appartamento di Roma.
Roberto Brunetti, il mitico attore conosciuto con il nome d’arte Er Patata, è morto all’età di 55 anni. Stando a quanto si apprende dai maggiori quotidiani, è stato trovato privo di vita all’interno del suo appartamento di Roma. La sua scomparsa improvvisa lascia tutti senza parole.
Morto Er Patata: addio all’attore Roberto Brunetti
Una notizia che non avremmo mai voluto leggere: a soli 55 anni, è morto l’attore conosciuto in tutta Italia con il nome d’arte Er Patata. All’anagrafe Roberto Brunetti, l’interprete è stato trovato senza vita nel suo appartamento situato in Piazza Bologna, a Roma.
A lanciare l’allarme, preoccupati perché non riuscivano a mettersi in contatto con lui, sono stati la compagna e alcuni amici. Quando le forze dell’ordine e i medici sono arrivati sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il suo decesso.
Sul corpo di Roberto non sono stati rinvenuti segni di violenza e il suo appartamento è risultato in perfetto ordine. Al momento, non sappiamo le cause che hanno portato alla morte di Er Patata. Per avere qualche informazione in più si devono attendere i risultati dell’autopsia.
Brunetti era nato il 31 maggio del 1967 e soltanto qualche anno fa si era ritrovato ad affrontare un lutto molto difficile. La compagna e collega Monica Scattini è morta prematuramente, a meno di 60 anni.
La carriera di Er Patata e le ultime apparizioni da Barbara D’Urso
Er Patata, proprio con questo nome d’arte, ha recitato in tante commedie di successo, cinepanettoni compresi. Da Paparazzi a Romanzo Criminale, passando per Fatti della banda della Magliana: i suoi ruoli sono rimasti impressi nel cuore di quanti lo hanno amato.
Dal 2012, Roberto aveva deciso di allontanarsi dal mondo della recitazione e provare ad avere successo in altri campi. In un primo momento aveva aperto una pescheria, poi è stato costretto a chiuderla perché aveva una protesi al braccio e una all’anca che gli rendevano difficile lavorare. Aveva così ripiegato su un locale, dove organizzava aperitivi e riusciva ad attirare, anche grazie al suo nome, parecchie persone.
Il Covid, però, lo aveva costretto alle chiusure forzate, motivo per cui ha fatto ricorso al Reddito di Cittadinanza per sopravvivere. Nel salotto di Barbara D’Urso aveva parlato delle sue difficoltà economiche legate alla pandemia: «Ho bisogno di lavorare».
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