Milo Infante e Ore 14 a rischio, c’entra Caterina Balivo: silenzio rotto

Pubblicato il 6 Dicembre 2023 alle 11:28

Il conduttore non si nasconde: il successo di Ore 14 dà fastidio a La Volta Buona di Caterina Balivo. Cosa succederà al programma di Milo Infante

Milo Infante e Ore 14 a rischio, c’entra Caterina Balivo: silenzio rotto

Innegabile è il successo di Ore 14 su Rai2 e questo sta creando un problema perché corrisponde al fallimento dell’operazione La Volta Buona in onda su Rai1 nella stessa fascia oraria. Chi rischia tra Milo Infante e Caterina Balivo? Ovviamente il conduttore. Davvero incredibile! In una lunga intervista rilasciata a Fanpage, Infante non si è nascosto dietro a un dito riferendo che c’è un problema di concorrenza interna con Rai1. Al momento si sta facendo una riflessione sul futuro di Ore 14 che non è così scontato:

"Quando un programma ha una crescita simile tocca fare valutazioni di opportunità più ampie. Una cosa va detta, il nostro programma riesce a conciliare in maniera impressionante il costo con il risultato e io credo che questi due parametri viaggino insieme. Lo dico senza voler entrare in polemica con nessuno; in Rai dovremmo iniziare a mettere il costo di un programma di fianco al dato di ascolti, perché se costo 11 mila euro a puntata e faccio più ascolti di un programma che ne costa 30 mila, una risposta si deve trovare"

Ci sono varie ipotesi su cui si studierà per il prossimo palinsesto; è chiaro che se un approfondimento giornalistico potesse partire dopo il telegiornale sarebbe importante: "Con questo non voglio dire che nel futuro di Ore 14 ci sia una partenza alle 13:30 dopo il TG2, parliamo di tutt’altra fascia oraria e altra rete". La Volta Buona è un flop sia per conduzione che per contenuti, ma si fa finta di nulla anche se Caterina Balivo è finita sotto la lente d’ingrandimento dei Vertici. Riesce solo a registrare un 14-15% di share solo quando Ore 14 di Milo Infante non va in onda. Si usano degli strani mezzi per modificare lo share, generando un’anteprima che è persino più lunga della durata del programma stesso, una scelta che non sposta di molto il risultato. Per La Volta Buona era stato detto durante la conferenza stampa che si cercava un altro risultato: l’obiettivo era di fare il 16%, missione che ad oggi non è stata raggiunta.

Milo Infante è diventato un vero e proprio faro nel palinsesto di Rai2 e sarebbe davvero una soddisfazione vederlo nel primo pomeriggio del primo canale con Ore 14. Gli ascolti sono importanti con medie, su Rai2, spesso sopra il 7% e una fetta stabile del pubblico che vi segue ogni giorno. A Fanpage ha dichiarato: «I dati sono straordinari rispetto alle aspettative, noi speravamo di consolidare un risultato, ma abbiamo raddoppiato le nostre speranze, da inizio stagione facciamo due punti di share in più rispetto all’anno scorso. Un segnale di salute è quando in una rete come Rai2 aumenti l’ascolto rispetto al programma che ti precede e superi quello che ti segue. Lo facciamo trattando temi non facili, perché non facciamo la cronaca nera pura. Noi spesso seguiamo la giudiziaria, cerchiamo di fare televisione di servizio, siamo una trasmissione, come La Vita in Diretta e Storie Italiane, che da sempre ha nel dna temi come la lotta al femminicidio. Non siamo di quelli che si sdegnano solo quando ci sono dei casi eclatanti, ne parliamo tutti i giorni e ci crediamo tanto».

Milo Infante e le parole sul flop generale di Rai2: critiche e opinioni condivisibili

Tra le altre cose, Milo Infante si è aperto sulla situazione critica di Rai2. Il conduttore ha ammesso che, sebbene le cose vadano bene per lui e altri come Fiorello, il secondo canale del servizio pubblico radiotelevisivo sta attraversando un momento di difficoltà. La rete, nonostante i successi di programmi come I Fatti Vostri e Viva Rai2, ha alcune fasce orarie deboli che rappresentano una sfida per l’intero palinsesto. L’ex presenza di un direttore di rete impegnato nel rispetto e nella tutela di Rai2, a differenza della direzione per fasce, manca oggi. Infante ha sottolineato che questo influisce negativamente sulla programmazione e la vitalità della rete. L’assenza di una strategia chiara e di una direzione forte sta mettendo a dura prova la rete, che lotta per mantenere la sua identità e attrarre il pubblico.