Mara Venier bufera, autore Domenica In: «Censura? Attacchi vergognosi»

Pubblicato il 13 Febbraio 2024 alle 15:53

Giorni dopo il fattaccio del comunicato pro Israele, una bufera di insulti si è abbattuta contro Mara Venier. In Rai nessuno la difende, ma ci pensa Lilli Gruber a La7. Autore di Domenica In rompe il silenzio

Mara Venier bufera, autore Domenica In: «Censura? Attacchi vergognosi»

Il caso politico che ha coinvolto Mara Venier a Domenica In speciale Sanremo 2024 continua a tenere banco sui social e non solo. Dopo le polemiche degli ultimi giorni per i quali la conduttrice è stata accusata di censura per alcuni interventi sul palco del Teatro Ariston, Marco Luci, autore del contenitore domenicale del primo canale del servizio pubblico radiotelevisivo, ha deciso di difendere pubblicamente la padrona di casa. Luci è stato chiaro, le accuse a Mara Venier sono ingiustificate e vergognose. La conduttrice da anni cerca di dare voce a tutti e di difendere la libertà di espressione. Innanzitutto ha ricostruito l’accaduto spiegando che, se vi fossero stati limiti alla formulazione delle domande degli opinionisti, questi sarebbero stati dettati solo da esigenze di tempo di scaletta e non certo da un tentativo di impedire ad un artista di esprimersi:

"Mara Venier nel corso della puntata è intervenuta in alcuni momenti e sollecitata da noi autori, per invitare gli opinionisti a non eccedere nelle domande solo ed esclusivamente per una questione di tempi di scaletta e non certo per impedire agli artisti di esprimersi. La dimostrazione è che avevamo 30 cantanti da far esibire e per i tanti interventi degli opinionisti abbiamo sforato sui tempi di scaletta tanto che non siamo riusciti a far cantare gli ultimi 4 artisti (il Tre, BNKR44, Santi Francesi e Mr.Rain) e con loro ci scusiamo. Ovviamente li abbiamo prontamente invitati a DomenicaIn già da domenica prossima"

Come già abbiamo sostenuto e contestualizzato, la Venier è stata obbligata a leggere il comunicato pro Israele dal momento che arrivava dall’alto. Il suo errore è stato quello di aver detto che tutti condividono le parole dell’AD Roberto Sergio. Come ha fatto sapere La Stampa, ieri pomeriggio quando ancora infervorata la disputa, il direttore del Daytime Angelo Mellone si trovava in Umbria per presentare il libro di Francesca Fialdini. Nessuno dei piani alti ha ancora speso mezza parola in difesa di Mara Venier assumendosi le proprie responsabilità e questo fa molto riflettere.

Il comunicato firmato da Roberto Sergio e letto da Mara Venier ha smosso un presidio di protesta contro la Rai. Giovani palestinesi (e non) di Milano e il centro sociale Cantiere hanno indetto un presidio per domani pomeriggio, mercoledì 14 febbraio 2024 alle 18:00, davanti alla sede di Milano per dire stop al genocidio in Palestina e protestare contro la tv pubblica. Nella giornata odierna si è tenuta una manifestazione organizzata da Potere al Popolo, Rete per la Palestina Libera con l’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, dopo le polemiche che ha generato il comunicato pro Israele della Rai. Molti sono stati picchiati a sangue dalla polizia come mostra il video di seguito:

Lilli Gruber difende Mara Venier lasciata sola alla gogna dalla Rai

Ci si aspettava mezza parola spesa dai ’potenti’ che governano la tv pubblica e, invece, Mara Venier è stata lasciata sola alla gogna mediatica tra polemiche e attacchi. Da tre giorni è in tendenza su X. A prendere le sue difese è stata Lilli Gruber su La7 nel suo programma Otto e Mezzo:

"La salutiamo e ovviamente la invitiamo, ma diciamo anche che l’hanno lasciata sola con una patata bollentissima e una grande grana da gestire, perché tra il comunicato dell’ambasciatore israeliano e quell’altro che ha detto che il Festival era troppo di sinistra le polemiche erano già infuriate"

Massimo Giannini ha commentato quanto accaduto a Domenica In per colpa del comunicato pro Israele sostenendo: "Ma è possibile che con questa Tele Meloni Mara Venier, che è la più straordinaria conduttrice televisiva che abbiamo, a 73 anni ha ancora il problema di dover rendere conto al funzionario Rai?". Del caso televisivo della settimana si è occupato anche Maurizio Crozza che torna in onda venerdì 23 febbraio 2024 in prima serata sul NOVE.