Mara Venier attaccata da PD per caso Giulia Cecchettin a Domenica In

Pubblicato il 20 Novembre 2023 alle 16:51

La conduttrice di Domenica In è finita nella bufera per il caso Giulia Cecchettin trattato in diretta: la nota del PD in Commissione Vigilanza e l’indignazione per le parole della magistrata Simonetta Matone

Mara Venier attaccata da PD per caso Giulia Cecchettin a Domenica In

La domenica televisiva è stata fortemente influenzata dal tragico caso dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Alcuni dei principali programmi televisivi hanno dedicato spazio a questo dramma, fornendo aggiornamenti e commenti sulla vicenda. Anche Mara Venier ha trattato il tema in modo approfondito durante tutta la prima parte di Domenica In, generando però accese polemiche e accuse di parzialità.

Il Partito Democratico, in commissione di Vigilanza Rai, ha sollevato critiche nei confronti del contenitore del dì festivo del primo canale della tv di Stato, sostenendo che Domenica In abbia manifestato parzialità nel dare spazio a voci di destra. In particolare, l’invito di due esponenti (Rita Dalla Chiesa e Simonetta Matone) ha suscitato l’indignazione del partito. Il deputato Stefano Graziano, a capo della commissione, ha dichiarato:

"A Domenica In, ieri, un momento poco edificante di come la tv pubblica decide di affrontare un tema drammatico con ospiti politici. Perché a discutere dell’assassinio di Giulia Cecchettin sono state invitate due esponenti di centrodestra come Rita Dalla Chiesa e Simonetta Matone?"

Omicidio Giulia Cecchettin: indignano le parole del Pm Matone

Negli ultimi giorni molti conduttori hanno deciso di dare un segnale alla vicenda presentandosi in diretta tv vestiti di nero in segno di rispetto. Il caso di Giulia Cecchettin continua a sollevare dibattiti sulla rappresentazione mediatica e sull’importanza di affrontare le tematiche legate alla violenza di genere in modo equilibrato e responsabile. Le critiche sono diventate ancora più accese a seguito delle dichiarazioni di Simonetta Matone a Domenica In. Il PD ha definito le sue affermazioni come "assurde" accusando di veicolare messaggi maschilisti che perpetuano la cultura della violenza. In un certo senso l’onorevole ha messo insieme i comportamenti violenti dei figli con modelli familiari errati, criticando le madri incapaci di reagire e che avrebbero problemi:

"Nella mia carriera, purtroppo, ne ho viste di situazioni simili, e sono uomini italici, figli di donne tipicamente italiche. Sono atteggiamenti che tendono a perpetrarsi. Cosa voglio dire. Sono archetipi che si perpetrano attraverso l’educazione, l’esempio, il perdonargliele tutte, il pensare che questa ossessione sia amore. Non voglio crocifiggere questa povera donna che sarà distrutta, però il problema è quello. Non ho mai incontrato dei soggetti gravemente maltrattati, gravemente disturbati che avessero però delle mamme normali. Non ne avevano. Vuol dire prendere le botte dal padre e non reagire, fare vivere il figlio in un clima di terrore e violenza e fargli credere che tutto questo è normale, non ribellarsi mai, subire ricatti di tutti i generi e imporre questo modello familiare al proprio figlio che lo perpetrerà. Perché i maltrattamenti familiari sono una catena di Sant’Antonio"