Loredana Bertè non vince Una Voce per San Marino: fischi e show inguardabile!

Pubblicato il 25 Febbraio 2024 alle 01:29

Il festivalino del Titano ha i rappresentanti per Eurovision Song Contest 2024: Megara all’Eurovision Song Contest con San Marino. Classifica e critiche alla ’baracconata’ andata in onda

Loredana Bertè non vince Una Voce per San Marino: fischi e show inguardabile!

Loredana Bertè non ha vinto Una Voce per San Marino. Per scelta insindacabile di una giuria di esperti composta dai produttori discografici Celso Valli e Steve Lyon, dal musicista Anna Bischi, dai giornalisti Clarissa Martinelli e John Vignola, a trionfare sono stati i Megara che vanno a Eurovision Song Contest 2024. Un disastro la resa tv: durante la sua performance si sentiva la voce registrata sotto quella live. Sogno infranto per il Pettirosso da Combattimento, soprannome datole da Fabrizio De André che divenne poi anche titolo omonimo del suo album del 1997, di calcare Malmo Arena in Svezia. Il motivo? "Così vado a rompere le scatole al mio ex marito", ha dichiarato di recente. Il riferimento è a Bjorn Borg, il campione del tennis con cui Loredana è stata sposata per un breve periodo negli anni Ottanta, una relazione burrascosa, caratterizzata dai tentativi di suicidio da parte di entrambi e una separazione nel 1991.

Di seguito la classifica della finale di Una Voce per San Marino:

1° Megara 11:11
2° Loredana Bertè Pazza
3° La Rua Il Governo del Cuore
4° Aimie Atkinson A Dare for Love
5° Booom! Dance like This
6° Marcella Bella Chi Siamo Davvero
7° Dana Gillespie The Last Polar Bear
8° XGiove Nostalgia
9° Mate Big Mama
10° Jalisse Il Paradiso è Qui
11° Masala & Foresta Paranoia
12° Daudia With You
13° Aaron Sibley Human
14° Wlady feat. Corona, Ice MC and Di Jad Questa Volta
15° Kida Invincibile
16° Dez Freedom
17° Pago Il Protagonista

Una Voce per San Marino misero: spettacolo davvero imbarazzante

Per il terzo anno consecutivo, Una Voce per San Marino si è confermato una delusione con una platea addormentata, in galleria quattro gatti, un gelo tangibile ai siparietti dei conduttori Fabrizio Biggio e Melissa Greta Marchetto, disorganizzazione più totale con grandi imprevisti tecnici nel corso della diretta a partire dalla grafica. Tutto ciò si è riversato sui social divertendo molto gli utenti che hanno visto la finalissima per la selezione del rappresentante eurovisivo nazionale. Di Sanremo c’è già Sanremo: l’imitazione non può sostituire l’autenticità e l’unicità dell’originale, e cercare di replicare il successo del Festival della Canzone Italiana senza offrire qualcosa di nuovo e originale può essere considerato un tentativo quasi kamikaze.

Nel corso della serata, in più occasioni, la regia ha ceduto ed è scattato il nero all’improvviso. Niente standing ovation e applausi mosci per l’omaggio a Ivan Graziani, cantautore morto nel 1997 (tra i giurati c’è stata la vedova Anna Bischi). Sul palco il figlio Filippo ha cantato un inedito del padre: nel corso degli anni ne ha prodotti otto e contenuti nell’ultimo album del padre. Un caos assoluto, con Fabrizio Biggio pieno dei problemi verificatesi. Imbarazzante il momento della consegna dei premi in cui nessun artista si è presentato a ritirare la targa e, di conseguenza, è scattata la pubblicità.

Indissolubili sono stati i Jalisse: Fabio Ricci e Alessandra Drusian hanno portato il loro stile con il brano Il Paradiso è Qui, un brano che mette al centro la determinazione a costruire giorno dopo giorno la nostra esistenza con serenità, abbattendo ogni tipo di barriera, spezzando ogni catena che sia di violenza, pregiudizio o discriminazione. Considerate le stonature, molto probabilmente il ritorno in cuffia è risultato sporcato (mettiamola così!). Marcella Bella con Chi Siamo Davvero avrebbe fatto meglio con Tacchi a Spillo. I Booom!, terzetto della Slovenia composto da Luka, Matt e Patrik che spazia tra i generi dal pop-rock all’elettro pop con alcune vibrazioni synthwave, sono sembrati Il Volo senza voce in versione disco trash. Tra le meno peggio Kida, giovanissima cantante del Titano di 18 anni, che ha dimostrato una buona estensione vocale. Pago improponibile.