Funerali Michela Murgia, corone di fiori rimandate indietro: ecco perché

Pubblicato il 12 Agosto 2023 alle 18:12

Perché i fiori non sono stati ammessi durante i funerali di Michela Murgia? Corona offerta dal Comune di Roma rispedita indietro: la scelta

Funerali Michela Murgia, corone di fiori rimandate indietro: ecco perché

Si sono celebrati oggi, sabato 12 agosto 2023, i funerali di Michela Murgia presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto (la chiesa degli Artisti) in piazza del Popolo a Roma. La funzione non è stata trasmessa in televisione ma solo sul web da alcune testate giornalistiche autorevoli. All’esterno tantissime persone per dare il proprio saluto alla scrittrice scomparsa a causa di un tumore al quarto stadio. Niente fiori in chiesa per le esequie di Michela Murgia: perché? Addirittura una corona inviata dal comune di Roma è stata rispedita indietro. Una scelta lecita secondo le volontà della drammaturga: ammessi solo composizioni vegetali con mirto, carciofi, peperoncini, limone. Anche i cuscini di fiori sono stati «rifiutati» e rimasti all’esterno della chiesa.

Michela Murgia morta: Roberto Saviano ai funerali e bara in spalla

L’arrivo del feretro di Michela Murgia è stato accolto da un applauso durato 10 minuti. Gente comune, personaggi politici e dello spettacolo in generale: dalla segreteria del Partito Democratico Elly Schlein alla scrittrice Chiara tagliaferri, da Roberto Saviano a Teresa Ciabatti fino a Chiara Valerio e Francesca Pascale con la moglie Paola Turchi. Tra i presenti, naturalmente anche il marito Lorenzo, che ieri ha dato il suo ultimo saluto alla scrittrice sui social con un post commovente. Assente la madre per problemi di salute; in rappresentanza della famiglia il fratello Cristiano con la moglie. Saviano, fatto fuori di recente dalla Rai, ha ricordato la Murgia e al termine della funzione ha portato in spalla la bara:

Sono le parole più difficili della mia vita. Michela voleva che questa giornata fosse per tutti, tutti coloro che avevano percorso la sua strada. Mettere il segno, sapere chi erano tutti coloro che hanno avuto il suo sentire, mi aveva detto ’Cosa mi perderò immagina che gran casino’. Michela aveva talento che permetteva di ribaltare le cose, questo la rendeva pericolosa ai potenti. La scrittura era una grande fatica anche se mangiava la tastiera, pero odiava scrivere perché la lasciava troppo tempo da sola forse è per questo che scriveva nei bar. Per Michela era la condivisione il tutto, ma spesso per ottenerla devi passare per la solitudine. La vita di Michela è la prova finale che si sceglie di essere differenti, e Michela per anni è stata bersaglio e ha nascosto questo dolore dentro di sé, nei momenti difficili Michela c’era e quando mi attaccavano diceva ’Non sei contento?’, Ma in che senso’, ’Siamo in due, ci vengono dietro’. Diceva ’Abbi fiducia in chi ci legge’. Chi ha fatto davvero del male a Michela sono i pavidi per interesse, quelli che spacciano opportunismo per moderazione con la loro mancanza di orizzonte, ad aver reso la vita di Michi difficilissima"

Chiara Valerio ricorda Michela Murgia: «Niente di umano le è stato alieno»

"Niente di umano le è stato alieno, e in questo non esserle alieno niente, in questo suo essere vicina a tutto ciò che amava, Michela ha ribadito, con ogni parola che la vita è in sé politica. Ha a che fare cioè con la relazione", con queste parole Chiara Valerio ha voluto ricordare Michela Murgia. Anche lei faceva parte della famiglia queer del volto di Quante Storie: "Ha amato ridere, e ha amato piangere. Ha amato cucinare e mangiare. Amava fare scherzi agli amici e soprattutto amava stare raccolta nelle sedie, nei divani, nei dondoli e sulle amache. Non è mai riuscita a far crescere una pianta, neanche grassa, e ciò nonostante non amava i fiori recisi. I carciofi sì".