Canzoni Sanremo 2024, primo ascolto: cantanti top e bocciati

Pubblicato il 15 Gennaio 2024 alle 22:16

Le prime impressioni sulle canzoni del Festival di Sanremo 2024 in anteprima, dai Negramaro a Geolier, da Annalisa, The Kolors, Alessandra Amoroso, a Emma, Ghali, Fiorella Mannoia e Loredana Bertè: top e flop

Canzoni Sanremo 2024, primo ascolto: cantanti top e bocciati

Lunedì 15 gennaio è stato svolto il primo ascolto delle canzoni di Sanremo 2024 da parte della stampa. Amadeus ha voluto strafare aumentando a trenta i brani e gli artisti in gara rispetto allo scorso anno e portando dentro, come sempre, molti generi diversi, personaggi e temi tra i più disparati. L’amore è sempre ricorrente, nello spettro più ampio che va dall’innamoramento alla storia nella maturità fino alle scuse per un tradimento. Ci sono anche i pezzi autobiografici come quello di Loredana Bertè e La Sad, di violenza subita come cantano Big Mama e Mahmood, temi politici nella canzone di Ghali e Dargen D’Amico.

Ascolto delle canzoni del Festival di Sanremo 2024: i cantanti promossi

Sin dal primo ascolto hanno convinto Annalisa, Loredana Bertè, Fiorella Mannoia, Fred De Palma, Geolier, The Kolors, Alessandra Amoroso, Mahmood, Angelina Mango, Rose Villain, Ghali, Big Mama, Emma, Diodato e Negramaro.

Alessandra Amoroso presenta «Fino a Qui», una ballata sulla consapevolezza di sé. Nonostante la produzione di Takagi & Ketra, la cantante offre una ballad che esplora il suo vissuto personale e cita anche Vasco Rossi. La sua voce emozionante sarà sicuramente valorizzata dall’orchestra a Sanremo.

Fiorella Mannoia con «Mariposa» omaggia tutte le donne, un brano che richiama le sonorità del Sud America. Il testo, un elogio all’identità femminile, è apprezzato, e la Mannoia dimostra ancora una volta la sua versatilità artistica.

Geolier canta «I P’ Me e Tu P’ Te» portando energia e ritmo. La canzone, allegra e coinvolgente, racconta di una coppia innamorata che comprende la necessità di separarsi. Con uno stile che fonde rap, pop e suoni sudamericani, Geolier si conferma tra i protagonisti del Festival.

Con «Onda Alta» Dargen D’Amico sorprende trasformando l’Ariston in una discoteca. Il brano affronta temi importanti come l’immigrazione e le guerre, offrendo un mix di ritmo coinvolgente e consapevolezza sociale.

Emma canta «Apnea», un brano scatenato e grintoso che promette di far ballare il pubblico. Ispirandosi agli anni ’80, Emma riesce a creare un mix di sonorità vintage ed elettroniche, offrendo un’esperienza musicale coinvolgente.

Fred De Palma con «Il Cielo Non Ci Vuole» conquista, un brano che esplora un amore in bilico. Nonostante la presenza di rabbia e malinconia, l’artista cerca di salvare la relazione. Il sound, caratterizzato da un potente beat, si discosta dalle sonorità latine associate a De Palma, dimostrando la sua versatilità musicale. Con influenze di synth, il brano promette di far vibrare l’Ariston e le radio.

Angelina Mango con la canzone «La Noia» riflette sulla vita, dalle relazioni al business. L’ex di Amici di Maria De Filippi canta con grande abilità, e la cumbia rivisitata offre un tocco fresco e interessante. La combinazione di stile e personalità potrebbe posizionare Angelina Mango come una delle sorprese di questa edizione.

"Autodistruttivo" di La Sad racconta la storia di un giovane che lotta per essere accettato dalla famiglia e dalla società. Il brano, situato tra pop e rock, dipenderà molto dall’esibizione live. La band sembra perdere un po’ della spinta punk-rock e adotta un testo più pessimista, affrontando il tema della solitudine. L’approccio onesto e la presenza scenica potrebbero comunque fare la differenza.

Diodato presenta «Ti Muovi», una ballata soul che racconta di un amore ancora vivo nonostante sia finito. Con la sua voce potente, l’artista colpisce immediatamente senza dare spazio a un lungo intro. La canzone affronta la nostalgia e la mancanza legate a un amore passato. Diodato dimostra ancora una volta la sua abilità nel trasmettere emozioni attraverso la musica, con un brano che toccherà il cuore dei suoi fan.

I Negramaro presentano «Ricominciamo Tutto», una delle loro canzoni più belle. Il brano rappresenta un antidoto al cinismo contemporaneo e celebra un amore maturo con la voglia di riscoprirsi. La band dosa bene la voce, offrendo un pezzo che scala progressivamente fino a un’esplosione di ballad rock.

Mahmood offre un viaggio nel tempo con "Tuta Gold", esplorando la sua infanzia fino ai giorni attuali. Il brano presenta ritmo, bassi e sonorità del Mediterraneo. Mahmood si attiene al suo stile urbano, giocando con versi che richiamano le sue radici. Il pezzo sembra ben calibrato e in linea con il suo successo precedente.

Loredana Bertè si presenta con «Pazza» a Sanremo 2024, un brano rock che celebra la sua anima indomita. Il testo affronta amore, amicizia e lavoro, invitando gli altri ad accettarla per come è. La performance rockettara promette di essere uno dei momenti intensi del Festival.

The Kolors con «Un Ragazzo Una Ragazza» presenta un pezzo funkettone e up-tempo. La band mantiene la formula vincente con influenze Italodisco. Il brano sembra destinato a diventare un tormentone, con hook musicali e ritmi che catturano l’attenzione.

Big Mama fonde il suo stile rap con sonorità dance in "La Rabbia Non Ti Basta". La canzone parla di vendetta personale, combinando attitudine rap e dancefloor. La band sembra aver imparato dalla lezione di Elodie, cercando di conquistare il pubblico con una performance vivace.

Rose Villain sorprende con «Click Boom!», inizialmente una ballad che si trasforma in un up-tempo dichiarazione d’amore. La canzone mostra versatilità e il talento di Rose Villain nel passare da un genere all’altro con facilità. L’uso di hook musicali e testuali rende il brano accattivante.

Recensioni canzoni Sanremo 2024: cantanti top e flop

Il Tre fa il suo esordio a Sanremo 2024 con «Fragili», una canzone pop rap che esplora un momento buio e difficile vissuto dall’artista. Il brano offre un tocco di sincerità e autenticità, anche se il testo potrebbe essere migliorato per una narrazione più coinvolgente.

Francesco Renga e Nek con «Pazzo di Te»: ballad ben eseguita con influenze indie. Il brano, scritto da Diego Mancino, si avvicina a sonorità passate di Sanremo. Renga e Nek restano nelle loro comfort zone, ma la produzione ben curata valorizza gli arrangiamenti.

Sangiovanni con «Finiscimi» propone una ballad nostalgica e dedicata all’ex fidanzata Giulia Stabile. La canzone affronta la fine di una storia d’amore e invita al coraggio di cambiare e crescere. L’artista si allontana dal suo stile catchy e punta a emozionare il pubblico con un testo più profondo.

Alfa presenta «Vai!», una canzone folk che riflette sulle scelte di vita e i viaggi senza una destinazione chiara. Il brano combina elementi di fischio elettronico e richiami a Lost on You di LP. Alfa dimostra versatilità e offre un brano interessante, anche se forse manca di immediatezza.

Il Volo canta «Capolavoro», brano che segna una trasformazione musicale per il trio. Passando da tenori a cantanti, propongono sonorità pop diverse. Il nuovo approccio riceve reazioni miste, ma il trio merita credito per sperimentare uno stile più pop e meno lirico.

Gazzelle presenta «Tutto Qui», una canzone d’amore che esplora il tema dei cari perduti e il desiderio di una vita semplice. Il brano inizia con il pianoforte e segue lo stile tipico di Gazzelle. Pur non raggiungendo la immediatezza di alcune sue precedenti canzoni, il brano conserva la poetica indie pop dell’artista.

Santi Francesi con «L’Amore in Bocca» descrivono un dialogo tra amanti e promesse disattese. Il duo musicale della gentilezza offre un brano sincero, anche se il testo potrebbe essere migliorato per una maggiore risonanza emotiva. La band mostra un buon esordio, ma potrebbe spingere di più nelle prossime esibizioni.

Clara debutta all’Ariston con «Diamanti Grezzi», affrontando temi universali di insicurezza e crescita personale. Il brano cresce da una ballad a un up-tempo, ricordando lo stile di Elodie. Clara presenta un biglietto da visita convincente e sembra aver compreso l’importanza di personalità sul palco.

BNKR44 porta a Sanremo 2024 la ribellione giovanile della generazione Z, con influenze punk rock anni ’90. Il brano cita band come Sex Pistols, Blur e Queen, offrendo un’atmosfera punk con qualche elemento interessante. La vera sfida sarà capire il significato della canzone Governo Punk durante l’esibizione.

"Il dolore dell’assenza" è il tema centrale di "Tu No" di Irama. Il cantautore presenta una ballad con orchestrazione emotiva. Sebbene il testo mostri il lato vulnerabile di Irama, l’interpretazione potrebbe beneficiare di maggiore autenticità. Tuttavia, il brano sembra attirare l’attenzione con il suo pathos e sentimento.

Ghali porta al Festival di Sanremo 2024 «Casa Mia», un brano uptempo con influenze del Mediterraneo. Il testo tocca vari argomenti, dalla dipendenza dai cellulari al Truman show. Ghali cerca il successo radiofonico con un pezzo che gioca su hook elettronici e testuali.

Annalisa canta «Sinceramente», una canzone che affronta il tema dell’amore e della libertà. La canzone sembra destinata a diventare un altro successo radiofonico per Annalisa, con hook accattivanti e un sound moderno.

Mr. Rain condivide la toccante storia vera di una perdita tragica in "Due Altalene". Il singolo, caratterizzato dall’emo-rap e dall’uso dell’autotune, esplora temi emotivamente difficili. La performance live sarà fondamentale per trasmettere l’intensità del brano.

Maninni canta «Spettacolare», ballad cantautorale con elementi sanremesi. La canzone affronta il tema dell’amore vissuto visceralmente, ma potrebbe necessitare di ulteriore crescita per distinguersi pienamente.

Ricchi e Poveri portano a Sanremo 2024 un brano moderno, "Ma Non Tutta La Vita". La canzone unisce spensieratezza ed amore, cercando di catturare l’attenzione con un effetto meme e richiami alla nostalgia. Nonostante le apparenze, il brano potrebbe sorprendere positivamente.


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