Antonino Monteleone salvo: L’Altra Italia non chiude ma cambia

Pubblicato il 18 Ottobre 2024 alle 19:40

Nessuna chiusura per L’Altra Italia dopo il flop epocale di Antonino Monteleone: TeleMeloni pensa di cambiare collocazione e orario alla trasmissione di Rai2. Il comunicato

Antonino Monteleone salvo: L’Altra Italia non chiude ma cambia

Il 17 ottobre 2024, L’Altra Italia su Rai2 condotto da Antonino Monteleone ha registrato uno share disastroso dello 0,9%, segnando un nuovo capitolo in una storia di ascolti catastrofici per Rai2. Con appena 169.000 telespettatori, il programma si è trovato di fronte a un destino che sembra già segnato, mettendo in discussione la fiducia della TV di Stato nel suo progetto. Nonostante i numeri impietosi, l’emittente ha comunicato che L’Altra Italia non chiude, ma non senza un profondo ripensamento sulla sua direzione.

Fin dal suo esordio il 3 ottobre scorso, il programma ha mostrato segni di difficoltà, iniziando con 276.000 telespettatori e uno share dell’1,77%. Anche la seconda puntata, trasmessa in un contesto competitivo, ha mantenuto un risultato stagnante, chiudendo con l’1,62%. La terza puntata ha segnato un nuovo picco negativo, facendo nascere voci su una possibile chiusura anticipata.

Antonino Monteleone: la fiducia della Rai e il comunicato su L’Altra Italia

La Rai, attraverso un comunicato ufficiale, ha ribadito la propria fiducia nel progetto e nella sperimentazione di volti giovani, auspicando una fidelizzazione del pubblico nel lungo periodo. Ma questa fiducia sembra poco giustificata, considerando che L’Altra Italia su Rai2 è stato posizionato in una collocazione «kamikaze», dove si scontra con talk show ben consolidati come Piazzapulita e Dritto e Rovescio.

Il direttore dell’approfondimento Rai, Paolo Corsini, aveva definito L’Altra Italia come uno dei programmi più attesi dall’azienda, promettendo un linguaggio innovativo per attrarre un pubblico più giovane. Eppure, il pubblico più maturo, spesso abbandonato dai nuovi format, ha continuato a mancare all’appello. Con l’idea di "intercettare un pubblico giovane", si è ignorato un principio fondamentale della tv: non si può snobbare la propria audience storica, specialmente in un contesto dove la fedeltà è essenziale. Di seguito il comunicato:

"Uno degli obiettivi della Direzione Approfondimento è coniugare un’informazione plurale alla sperimentazione di volti giovani, nuovi e dinamiche innovative. È questa la funzione del Servizio Pubblico, nella consapevolezza che la tv lineare è caratterizzata dal fattore abitudine e fidelizza lo spettatore con un’offerta poco soggetta a cambiamenti. Proprio per questo, nell’ultimo anno, abbiamo lanciato molti nuovi titoli e scelto nuovi conduttori. La Rai crede nel progetto è nel gruppo di lavoro della trasmissione L’Altra Italia e pertanto stiamo facendo le opportune valutazioni, di concerto con la Direzione Distribuzione e la Direzione Marketing, per definire gli interventi necessari di aggiustamento del formato e di posizionamento".

Antonino Monteleone e il destino già segnato su Rai2: la storia si ripete

La storia de L’Altra Italia su Rai2 non è un caso isolato. Programmi come Popolo Sovrano, Seconda Linea e Che C’è di Nuovo hanno già dimostrato quanto sia difficile emergere nel giovedì sera di Rai2. Le promesse di un approccio diverso si sono spesso tradotte in un fallimento annunciato, e sembra che L’Altra Italia sia destinato a seguirne le orme.

Il futuro di questo talk rimane incerto. Le modifiche annunciate, sia sul formato che sulla collocazione oraria, sono segni di una volontà di cambiamento, ma è difficile immaginare come il programma possa riprendersi. Con ogni probabilità, i cambiamenti arriveranno troppo tardi per risollevare le sorti di un progetto già compromesso.