Everything Sucks! La nuova serie Netflix ambientata negli anni ’90, trama e data di uscita
Everything Sucks! La nuova serie Netflix ambientata negli anni ’90 arriverà il prossimo mese, ecco la trama e la data di uscita.
Quando ancora i social network non esistevano, quando internet era appena nato e quando la musica si ascoltava con i lettori CD portatili: Everything Sucks! è la nuova serie Netflix che ci tiene a sottolineare tutto questo.
Ambientata negli anni ’90 Everything Sucks! ci riporterà indietro nel tempo in quel periodo storico in cui molti di noi sono cresciuti: quando la tecnologia si stava avviando verso la sua rivoluzione che oggi tutti conosciamo. Ecco la trama e data di uscita
Everything Sucks! La nuova serie Netflix ambientata negli anni ’90, trama e data di uscita
Everything Sucks! è a nuova serie targata Netflix arriverà il prossimo 16 febbraio ed è ambientata negli anni ’90 che, dopo Stranger Things che narrava le icone degli anni Ottanta, vuole insinuarsi nel catalogo della famosa piattaforma di distribuzione, riportando tutte quelle persone che hanno vissuto il periodo antecedente al nuovo millennio, ricordando loro che cosa significasse: messaggiare, comunicare, ascoltare la musica, guardare film e molto altro ancora.
La serie è ambientata nel 1996 in una cittadina chiamata Boring, Oregon, sin dall’ambientazione si può dedurre che cosa ci verrà posto davanti in quanto «Boring» in inglese significhi «noioso», la cosa buffa è che questa città esiste davvero. GLi sceneggiatori hanno ben pensato di ambientare la serie in una città con questo nome per esplicitare il disagio adolescenziale, soprattutto quando si parla di piccoli nerd.
La trama infatti è proprio incentrata sui nerd, non quelli che conosciamo oggi. Si tratta di un gruppo di ragazzi che frequentano la Boring High School provenienti da due club differenti: quello degli audiovisivi e quello teatrale.
La trama si sviluppa attorno alla vita di questi adolescenti che uniti cercano di creare e produrre un film con i mezzi a loro disposizione: i mezzi degli anni ’90.
La serie vuole infatti sottolineare quanto un periodo in realtà vicino (si parla di poco più di vent’anni fa) sia ormai percepito come estremamente lontano: tutti coloro che sono nati negli anni ’80 e ’90 hanno potuto vivere quel periodo storico come fanciulli o adolescenti, imprimendo nella memoria tutti quei mezzi tecnologici e di comunicazione che sono stati parte integrante della loro crescita e che non potranno mai dimenticare.
Come la mitica VHS, il walkmen o il lettore CD portatile. E ancora, quando per comunicare messaggi sconci non si usavano gli smartphone, ma le calcolatrici: le foto esistevano soltanto in forma cartacea e spesso si andavano a stampare per poter vedere quel ricordo ogni giorno. La musica si ascoltava dalle cassettine o i CD e capitava spesso che la propria traccia preferita, quando lo strumento si rovinava, saltasse.
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Insomma la serie vuole sottolineare tutti quei lati negativi e positivi che volenti o nolenti sono stati icone caratteristiche di un’era che ha cresciuto due generazioni, quelle generazioni che adesso, nel 2018, rappresentano la nuova classe lavorativa e che si ha potuto vivere in prima persona e con la giusta consapevolezza la rivoluzione tecnologica: si parla proprio di quella generazione che, nel periodo della grande rivoluzione avvenuta all’inizio del millennio, ha potuto toccarla con mano, esplorarla e, in tutti i sensi, entrarci dentro. Questo perché né troppo «vecchi» per non riuscire a capirla, ma neanche troppo giovani per darla per scontata.
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