Andrea Rizzoli su Eleonora Giorgi morta: «Mia madre guerriera? Pu**anate»
Durante i funerali di Eleonora Giorgi, il figlio Andrea Rizzoli ha preso parola: «Mia madre una guerriera? Sono pu**anate»

I funerali di Eleonora Giorgi si sono conclusi tra commozione, applausi e parole toccanti. La cerimonia ha visto la partecipazione di amici, colleghi e familiari dell’iconica attrice scomparsa il 3 marzo 2025 per un tumore al pancreas. Tra i momenti più intensi, il discorso del figlio Andrea Rizzoli che, con parole schiette e dirette, ha voluto raccontare la verità sulla malattia della madre, sfatando il mito della «guerriera» che combatte contro il cancro.
Il discorso di Andrea Rizzoli ai funerali di Eleonora Giorgi: una verità scomoda
Nel corso della cerimonia funebre, dopo la lettura della preghiera degli artisti da parte di Carlo Verdone, è stato il turno di Andrea Rizzoli, che ha pronunciato un discorso potente, senza filtri.
"Volevo ringraziare tutti voi che siete qui, chi è entrato e chi aspetta fuori. Ognuno di voi ha conosciuto mia madre in un modo diverso, attraverso i suoi film o nella vita reale. Lei sarebbe stata felice di vedere quanta gente le ha voluto bene. Io ho avuto la fortuna di conoscere tante sfaccettature di Eleonora, ma oggi voglio parlarvi della madre."
Rizzoli ha voluto sottolineare come Eleonora Giorgi sia stata una madre presente, nonostante una carriera che spesso la portava lontano. Un amore incondizionato, fatto di attenzione e supporto, ma anche di momenti difficili: "Aveva i suoi difetti, poteva essere intransigente e collerica, ma era sempre al nostro fianco. Quando le è stata diagnosticata la malattia, sapevamo che sarebbe stata una battaglia durissima. Non ci siamo mai illusi".
Ma è nel passaggio più intenso del discorso che Andrea Rizzoli ha spazzato via la retorica del malato come guerriero, esprimendo un pensiero netto e sincero:
"Si dice spesso che chi ha il cancro è un guerriero, che combatte una battaglia. Mi dispiace, Monsignore, ma queste sono solo put**ate. Un guerriero scende in campo con delle armi, chi è malato no. Si affida alla medicina, che purtroppo su questo tipo di tumore non ha fatto ancora grandi passi. Si affida all’amore di chi gli sta accanto. Oppure si affida alla fede, e mia madre ne aveva tanta."
Parole che hanno suscitato un forte applauso tra i presenti, perché raccontano una verità spesso taciuta: la malattia oncologica non è una battaglia equa, e chi ne soffre non è un combattente con le stesse possibilità di vittoria. È un percorso di dolore, accettazione e, nei casi più difficili, di resa inevitabile.
Eleonora Giorgi e la scelta di condividere la malattia
Un altro aspetto importante del discorso di Andrea Rizzoli ha riguardato la decisione della madre di rendere pubblico il suo percorso con il tumore: "Quando Eleonora ha deciso di raccontare la sua malattia, è stato scioccante. In genere chi sta male tende a chiudersi, a vivere il dolore come fosse una vergogna. Lei no. Non lo ha fatto per visibilità, ma per aiutare gli altri".
Un gesto di grande altruismo, che dimostra ancora una volta quanto fosse importante per Eleonora Giorgi lasciare un segno nella vita degli altri. Nonostante sapesse di non poter guarire, ha scelto di vivere ogni momento con il sorriso e condividerlo con chi le stava vicino.
Rizzoli ha raccontato di un episodio che ha segnato profondamente la madre: "Il primo giorno in clinica ci siamo trovati davanti un bambino di sei anni. È stato straziante. Ci siamo chiesti se avesse lo stesso male di mia madre. Da quel momento, Eleonora ha deciso di non farsi sopraffare dalla malattia. Ha scelto di affrontare tutto con il sorriso, di riempire la vita di chi le stava accanto con la sua energia".
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